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Con gli autovelox fissi la Provincia fa il 'botto': "incassi aumentati del 1400%"

L'impennata alla voce 'sanzioni per violazioni al codice della strada' è pari a circa millequattrocentocinquantasette per cento rispetto al 2014

"Le casse della Provincia hanno fatto il botto" con l'entrata in funzione dal 16 luglio scorso di quattro autovelox fissi, di cui due sulla San Vitale fra Russi e Ravenna in entrambe le direzioni. E' quanto afferma il consigliere provinciale dell'Udc, Gianfranco Spadoni, evidenziando che l'impennata alla voce ‘sanzioni per violazioni al codice della strada’ è pari a circa millequattrocentocinquantasette per cento rispetto al 2014. "Se analizziamo i dati degli ultimi anni, non occorrono troppe spiegazioni per rimarcare la validità del redditizio investimento compiuto dalla giunta della Provincia", sottolinea Spadoni.

"Sul citato capitolo, infatti, nel 2012 sono entrate 166.955,55, l’anno successivo 105.993,91, nel 2014 302.069,11 corrispondente a un aumento del 185%, sino a arrivare al 2015 in cui è saltato letteralmnete il banco con un aumento, rispetto al 2014, dell’ 1.457 % con ben 4.703.436,25 euro, di cui 3.977.346,60 già incassati, come attestano i Revisori dei conti - chiosa il consigliere provinciale -. Ora non sono in discussione le apparecchiature installate e il necessario fine legato alla prevenzione e alla sicurezza, ma la limitazione della velocità dei settanta chilometri orari in questo tratto di strada".

"Molto più ragionevolmente si potrebbe tentare di richiedere l’autorizzazione ad aumentare la velocità di almeno dieci chilometri orari, proprio per la mancanza oggettiva di aree particolari d’ intersezione e la presenza di centri abitati, mantenendo inalterate, al contempo, le condizioni di sicurezza - prosegue Spadoni -. In altro modo la sensazione resta quella di una repressione forzata e gravemente onerosa per gli automobilisti, soprattutto finalizzata a fare cassa, in carenza, peraltro,  di azioni pedagogiche preventive tese a migliorare la viabilità in termini di sicurezza complessiva".

"E’ singolare, infatti, che dalla data dell’installazione degli apparecchi su quella strada, vale a dire dal 16 luglio 2015, nessuna pattuglia della Polizia provinciale abbia vigilato direttamente sul tratto in questione, per svolgere  anche funzioni di educazione stradale, se non attraverso un servizio on line dal quale è possibile visualizzare i fotogrammi dei veicoli sanzionati - conclude -. In un anno un risultato apprezzabile per la Provincia è stato raggiunto: vale a dire le casse provinciali ricominciano a sorridere. Peccato, proprio adesso che questo ente  sta chiudendo baracca e burattini".

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