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Elezioni europee, Padovani (Lega): "Bloccare subito la mafia nigeriana"

Gabriele Padovani, candidato al Parlamento europeo in quota Lega, lancia l'allarme dopo la condanna del 36enne nigeriano che ha violentato una bimba di 10

La Polizia di Stato ha rintracciato e arrestato, in collaborazione con la Polizia Spagnola, un cittadino nigeriano, 36enne, condannato a dieci anni di reclusione dal Tribunale di Ravenna per il reato di violenza sessuale su minore, commesso nel 2006 nella nostra provincia ai danni di una bimba di 10 anni. “Si tratta - spiega Gabriele Padovani, candidato al Parlamento europeo in quota Lega, nella circoscrizione del Nord-Est - di un episodio gravissimo, soprattuto considerando le ripercussioni su quella bambina, oggi ragazza, che porterà con sé per tutta la vita. Tuttavia, questo episodio, deve servire a “squarciare” quel velo di “buonismo” verso un'etnia – quella nigeriana – che con sempre maggiore frequenza sale ai disonori delle cronache per episodi delinquenziali. Sia chiaro, con questo non voglio assolutamente dire che tutti i nigeriani siano spacciatori, stupratori e sfruttatori della prostituzione, ma è anche vero che che molto spesso epidosi delinquenziali di questa matrice portano sempre a criminale di etnia nigeriana”.

"Del resto, continua l'eurocandidato, secondo “l’ultimo rapporto della Direzione investigativa antimafia parla chiaro - prosegue Padovani -. In diverse regioni italiane la Supreme Eye Confraternity (Sec), l'Eiye e la Black Axe Confraternity (tre gruppi storici della mafia nigeriana) stanno conquistando un ruolo sempre maggiore, gestendo - in città come Roma, Milano, Torino, Verona, Bologna, Ferrara, Parma, Macerata, Napoli, Caserta, Palermo e Bari - varie attività illecite. Già oggi il fenomeno della mafia nigeriana ha assunto un controllo militare del territorio pressoché completo, soprattutto in reati come lo spaccio all’ingrosso e al minuto di droghe pesanti, la prostituzione e le elemosine. Tutte controllate da clan e organizzazioni criminali. E’ un pericolo enorme che un certo migrazionismo ideologico tende a minimizzare. Siamo di fronte ad una criminalità pericolosissima. Con l’immigrazione incontrollata si è importando in Italia questo fenomeno come se fosse inoffensivo. Tra 10 anni, se non si trova il modo di bloccare questo fenomeno, la mafia nigeriana diventerà la più pericolosa al mondo, più di quella cinese”. “Ora è chiaro, signori buonisti, a cosa andiamo incontro se continuiamo a foderarci gli occhi di ipocrita benevolenza anziché pretendere che il nostro Paese reagisca con fermezza e col pugno della legge a certe derive importate dall'estero e pericolosissime?”, conclude Padovani.

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