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Elezioni, Roccafiorita (La Pigna): “Pronti ad allearci solo con i ravennati per una vera lista civica e trasversale”

Roccafiorita ha analizzato il nodo delle alleanze tra le forze dell’opposizione, spiegando come “gli esponenti dei partiti siano concentrati non su quello che accade a Ravenna, ma su quello che si decide sui tavoli di Roma

E’ una ‘Pigna per la rinascita di Ravenna’ pronta a viaggiare da sola, rivolgendosi prima di tutto ai cittadini e non ai partiti, e anche molto ‘femminile’. Questa è l’immagine che il capolista Giuseppe Roccafiorita ha disegnato della lista civica assieme a Micheline Lopes e Veronica Verlicchi, due giovani donne, madri e lavoratrici che danno il loro sostegno alla candidatura a sindaco di Maurizio Bucci e che sono pronte a mettersi in gioco nelle prossime elezioni amministrative.

Roccafiorita ha analizzato il nodo delle alleanze tra le forze dell’opposizione, spiegando come “gli esponenti dei partiti siano concentrati non su quello che accade a Ravenna, ma su quello che si decide sui tavoli di Roma. A mio avviso è un modo deleterio di gestire la situazione, in quanto ci si allontana dai ravennati. In un simile quadro, a noi interessa lavorare su proposte e programmi, non sulle alleanze. Anche se le nostre porte restano sempre aperte alla discussione e al confronto, siamo pronti a scendere in campo da soli, costituendo una vera lista civica, trasversale, fatta in primo luogo dai cittadini ravennati, con l’impegno di costruire una nuova classe dirigente a quella che ha fatto solo danni da tanti anni a oggi”.

Entrando nel merito del programma, Roccafiorita punta ad approfondire un tema particolare, quello del turismo. “Ravenna non può uscire dalla crisi solo con strumenti di ordinaria amministrazione, ma con interventi profondi e importanti, guardando al lungo periodo. Quello del turismo è un settore non isolato, ma strettamente collegato all’economia di Ravenna, e può fare da traino a tutti gli altri settori. La nostra città deve e può attirare capitali da fuori, perché secondo a me è assurdo che Forlì, con tutto il rispetto per i forlivesi e per chi amministra la città (e che con evidenza lo sta facendo bene), in termini percentuali abbia registrato una crescita superiore a quella di Ravenna. Noi abbiamo otto monumenti riconosciuti dall’Unesco, ma stiamo fuori dalle mappe e dagli itinerari di interesse internazionale. E’ una situazione che deve finire ed è per questo che proporremo fin da subito un piano globale di rilancio che non riguardi però solo il presente, ma i prossimi venti anni. Sono necessari una riqualificazione globale del centro storico, un appoggio alle strutture ricettive, un rilancio degli esercizi commerciali. Quando si vedono le vetrine del centro chiuse, si capisce quanto sia stato grande il fallimento delle precedenti amministrazioni. E’ fondamentale vendere nel mondo il marchio Ravenna, ma per fare ciò non servono manager, ma una amministrazione che si riprenda il suo ruolo guida attraverso non a interventi ‘spot’, isolati, ma globali, promuovendo la città nella sua interezza”.

Su come reperire i capitali e attirare gli investimenti, Roccafiorita aggiunge che “innanzitutto bisogna ridurre le spese, con tagli a società a capitale misto e privato come Ravenna Holding, che costano circa due milioni all’anno. Ravenna Holding, in pratica, ha fatto un lavoro che dovrebbe svolgere il Comune, e l’ha fatto pure male. Sia chiaro che io non sono contrario alle privatizzazioni, ma queste devono essere fatte con la testa, dando servizi migliori a costi contenuti, mentre con Ravenna Holding è stato fatto proprio l’esatto opposto. L’edilizia, inoltre, deve essere rilanciata con il recupero di ciò che è già esistente, non avviando ulteriori costruzioni che non servono. Dal 2001 si è costruito tantissimo a Ravenna, lasciando una moltitudine di edifici vuoti, con costi altissimi per il Comune, creando in pratica degli interi quartieri dormitori. Serve un recupero del centro storico e delle aree limitrofe nell’ottica di una Ravenna bella e accogliente, ma per fare ciò è necessario un programma generale ambizioso ed equilibrato che noi renderemo noto a breve”.

Di origini brasiliane, Micheline Lopes racconta invece che la sua scelta di “trasferirsi in Europa, piuttosto che negli Stati Uniti, sia stata dettata da tre punti aspetti fondamentali, che ha trovato in Italia. Si tratta di cultura, educazione e sanità pubblica. Io sono una giovane mamma che ogni giorno deve cercare di conciliare i suoi impegni professionali con quelli di madre. Non è facile, però, in quanto gli orari di scuole e asili non facilitano questo compito. Bisogna agevolare il ruolo di noi mamme, proprio per garantire un futuro migliore ai nostri figli”. Veronica Verlicchi aggiunge che “il ruolo delle donne è fondamentale nel rilancio sociale, economico e culturale di Ravenna. Per facilitare il ruolo delle mamme come me, facendo coesistere al meglio il lavoro e l’impegno di crescere i propri figli, si potrebbero facilitare forme contrattuali previste anche in Italia come il ‘job sharing’ (tipo di contratto attraverso il quale due lavoratori si impegnano ad adempiere a un’unica e identica obbligazione lavorativa). E’ anche attraverso il reinserimento delle donne nel mondo del lavoro, che si può contribuire alla rinascita di Ravenna”.

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