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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Riposo in famiglia per Alberghini. Poi "si torna a combattere per liberare Ravenna"

Un modo per ricaricare le pile, dato che "da martedì si torna a combattere per liberare Ravenna da questa grigia cappa di rassegnazione"

All'indomani del ballottaggio, che ha proclamato Michele De Pascale come sindaco di Ravenna, il candidato alla poltrona di primo cittadino della coalizione di centrodestra, Massimiliano Alberghini, ha deciso di dedicare il lunedì alla famiglia. Un modo per ricaricare le pile, dato che "da martedì si torna a combattere per liberare Ravenna da questa grigia cappa di rassegnazione". Quindi ha ringraziato "tutti quelli che ci han creduto fino in fondo. Andiamo avanti, io non mollo".

Con Alberghini ci saranno i quattro scudieri che la Lega Nord e' riuscita a portare a Palazzo Merlato e gli altri consiglieri eletti nel centrodestra. A loro, a tutti i gruppi di lavoro e a "tutti i ravennati che ci hanno creduto" va il ringraziamento del parlamentare romagnolo del Carroccio, Gianluca Pini, dal centrosinistra visto come "il vero candidato sindaco".

Pini da orgoglioso leghista carica la sua squadra che ha lavorato "giorno e notte senza mai risparmiarsi, senza mollare mai un attimo". E non ha risparmiato un attacco a Michela Guerra, storpiando il nome della sua lista civica: "Abbiamo perso una lunga battaglia perche' qualcuno che blaterava di cambiare alla fine ha preferito non disturbare i manovratori". Ma, avverte, "la storia e' sempre stata implacabile con i traditori, non fara' eccezioni questa volta".

D'altronde, rimarca, "siamo maggioranza in citta'' e in quasi tutti i lidi, eccetto uno", mentre "il forese ha regalato ai soliti noti che hanno base a Cervia la nostra citta' e il nostro mare, ma questa sara' l'ultima vittoria per il clientelismo in salsa Pd". Infatti, lancia l'urlo di guerra: "inizia una durissima battaglia per smascherare le balle che De Pascale ha raccontato in campagna elettorale e mostrare a tutti la sua assoluta incapacita'', la sua dipendenza da Bologna e da Bonaccini". L'obiettivo e' liberare la citta' "da questa casta autoreferenziale. Si puó e si deve - conclude Pini- basta avere calma e pazienza". (fonte Dire).

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