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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Verso le elezioni, De Pascale (Pd): "Il ballottaggio non ci fa paura"

Nel 2016 si andra' al voto in diverse grandi citta' e con tre poli tra cui scegliere il secondo turno sara' quasi ovunque la regola

Per scongiurare il ballottaggio alle prossime elezioni comunali il Partito democratico di Ravenna fa ancora conto sui suoi alleati storici. Il recalcitrante Partito repubblicano, con il quale va imbastita una "nuova" liaison, cosi' come Sel, dalla quale ci si augura "un ripensamento". E ci sara' pure "tanto civismo". "Vogliamo costruire una coalizione, da soli non siamo autosufficienti", ragiona il segretario provinciale del Pd, Michele De Pascale, al lavoro dunque per ricucire il doppio strappo. Anche se, rimarca, "il ballottaggio non ci fa paura". Nel 2016 si andra' al voto in diverse grandi citta' e con tre poli tra cui scegliere il secondo turno sara' quasi ovunque la regola.

Ravenna puo' pero' candidarsi a essere la "mosca banca". Qui, sottolinea De Pascale, "il Pd ha le caratteristiche per vincere al primo turno. Ne siamo convinti". E non si tratta tanto di quello che faranno gli altri. Insomma il centrodestra eventualmente compatto non fa paura, tanto meno il Movimento 5 stelle, se il centrosinistra riuscira' a serrare le fila. Grandi manovre in cors, dunque, per il riavvicinamento con l'Edera. Il Pd, spiega il segretario, si e' assunto la responsabilita' di fare la proposta di un candidato a sindaco, Enrico Liverani, e il Pri, "comprensibilmente", se l'e' presa chiedendosi se via della Lirica vuole ancora una coalizione. E la risposta che arriva da De Pascale e' affermativa. Ora si tratta di entrare nel merito e di affrontare le quattro questioni proposte da Eugenio Fusignani e sodali: sanita', area vasta, porto e Piano regionale dell'aria. Temi, fa presente De Pascale, ch vanno oltre Ravenna, irradiandosi a livello regionale e oltre. Una spallata alla vecchia alleanza Pd-Pri rimasta confinata in citta'. Un "limite" ora valicabile.

Il pregio della proposta repubblicana e' quello di essere "un tentativo di parlare a un livello piu' alto e noi lo accogliamo in pieno", spiega il segretario dem. Per questo entrambi i partiti sono mobilitati a livello regionale e il Pd e' al lavoro per dare "una risposta forte", anche perche' alcuni punti proposti vanno in discontinuita' con le attuali politiche. In tema di sanita', come di piano dell'aria, mentre rimane aperta la questione Porto. "Discuteremo nel merito, uno sforzo importante che puo' dare risultati". L'obiettivo "non e' continuare questa alleanza, che ha esaurito la sua funzione, ma farne una nuova. E le basi sono solide".

Sull'altro piatto della bilancia c'e' Sel. A cui De Pascale lancia un "appello". A livello locale e non solo e' in corso una discussione nonostante le tante chiusure fin qui arrivate per reimpostare un dialogo. "Ci rivolgiamo a quella forza politica con cui ci siamo coalizzati per le elezioni regionali e con la quale abbiamo governato bene a Ravenna". Finche' c'e' spazio di manovra il Pd ci provera': "Il dibattito e' aperto e speriamo in un ripensamento". Via della Lirica non dimentica certo il civismo, chi sta fuori dai partiti ma vuole essere comunque protagonista. E lo sara' col Pd alle prossime elezioni, garantisce De Pascale. La macchina elettorale scalda dunque i motori: l'obiettivo e' chiudere la trattativa col Pri nelle prossime settimane, mentre con Sel il discorso e' complicato dalla loro riorganizzazione a livello nazionale. Il tutto in attesa di sabato 24 ottobre con "Immagina Ravenna" che chiudera' la campagna di idee lanciata dal partito: "Un momento importante, dove oltre alle colazioni, si iniziera' a dire parole nuove e concrete sul futuro di Ravenna".

(fonte Agenzia Dire)

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