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Elezioni regionali, i programmi a confronto in 7 domande uguali per 7 candidati: le loro priorità e proposte

Conto alla rovescia per l'importante appuntamento alle urne del prossimo 26 gennaio cui sono chiamati oltre 3 milioni di emiliano-romagnoli. Un voto importante, dall'esito quanto mai incerto

1. Le politiche per l’occupazione ed il lavoro, indicate dal 54% sono al primo posto nell’agenda dei cittadini per il futuro Governo della Regione in Emilia Romagna. Sul podio anche la richiesta di investimenti in strade, viabilità ed infrastrutture (45%) e di una maggiore sicurezza nelle città (43%). Queste le priorità di intervento emerse da un nostro sondaggio commissionato a Demopolis. Una proposta per ciascuno di questi settori?

Stefano Bonaccini (centro-sinistra)

“Come primo atto, proporrò a tutte le parti sociali di firmare un nuovo Patto per il Lavoro, allargato ai temi della nuova e buona occupazione – più stabile e meno precaria, più sicura e meglio retribuita – e della sostenibilità, tenendo insieme ambiente e lavoro. Col Patto che siglammo nel 2015 abbiamo sbloccato oltre 22 miliardi di investimenti, dimezzando la disoccupazione, passata dal 9 a poco più del 5%, e abbassando la pressione tributaria di un punto secco: adesso vogliamo fare un passo avanti. Avendo fatto queste cose che promisi nel 2014, credo di poter essere creduto quando mi impegno per questo ulteriore obiettivo per i prossimi 5 anni. Sulle infrastrutture, abbiamo realizzato opere ferme da anni: basti pensare al People Mover di Bologna, il collegamento veloce Aeroporto-Stazione, unico in Italia che entrerà finalmente in funzione il 7 marzo; altre sono già cantierate, come la Bretella Campogalliano-Sassuolo; altre ancora le abbiamo definitivamente sbloccate: penso al Porto di Ravenna, già a gara, al Passante di Bologna per cui apriamo la conferenza dei servizi sul progetto definitivo, o la Cispadana, finalmente bancabile e i cui lavori potranno partire entro un anno. Parliamo di interventi per oltre 2 miliardi di euro, interamente finanziati. Quanto alle strade, i fondi stanziati da Roma sono sempre meno e non abbiamo più intenzione di aspettare: affideremo la manutenzione a una società pubblica regionale che avvieremo insieme a Province ed enti locali, per intervenire subito e con efficacia. Basta disagi, facciamo da soli”. Sulla sicurezza abbiamo raddoppiato i fondi in 5 anni, sostenendo investimenti per la videosorveglianza nelle città, per la riqualificazione delle aree degradate, per l’integrazione delle banche dati. E con l’accordo di tutti i sindacati abbiamo fatto la legge sulla polizia locale e bandiamo finalmente concorsi unificati, per avere personale più formato e con meno spese burocratiche a carico dei comuni: significa poter destinare i risparmi ad altri servizi.

Lucia Borgonzoni (centro-destra)

Il nostro primo obiettivo è liberare imprese e lavoro da burocrazia e tasse. E per farlo attueremo un piano per la semplificazione, per cancellare le norme inutili. Abbiamo già pronto anche un piano per la riduzione del totale dell'Irap, azzerandola alle imprese che fanno formazione ai giovani al termine di un ciclo di studi, raccordando i percorsi formativi alle richieste del territorio. Per l'addizionale regionale Irpef pensiamo a una riduzione graduale, con la prospettiva dell'azzeramento, come è già realtà in una regione come il Veneto. Il Pd di Bonaccini, introducendo nuove tasse, ha dimostrato di essere nemico del lavoro e delle imprese, noi vogliamo arrivare a una regione tax free. E poi le infrastrutture, è di pochi giorni fa l’intesa di Piacenza con Genova (amministrazioni entrambi a guida centrodestra) serve potenziare anche i collegamenti da e per il porto di Ravenna e sviluppare partnership con i porti del Nord Adriatico per diventare realmente competitivi con i porti del Nord Europa. Bisogna sbloccare infrastrutture ferme da decenni a causa del Pd, il cui avvio il Partito democratico promette inutilmente ad ogni campagna elettorale. Per quanto riguarda la sicurezza istituiremo un assessorato specifico e potenzieremo i fondi per la videosorveglianza. Grazie a Matteo Salvini al Viminale all'Emilia-Romagna sono arrivati milioni di euro per la sicurezza, continueremo con la stessa concretezza e determinazione.

Simone Benini (M5S)

Il lavoro è senza dubbio uno dei temi fondamentali per il futuro della nostra regione. Bisogna potenziare gli incentivi a chi il lavoro lo crea, come le piccole e medie imprese. Per questo abbiamo proposto il taglio dell’IRAP per 3 anni per tutte quelle start up o imprese innovative che nasceranno. Inoltre, vogliamo quintuplicare, portandolo da 2 a 10 milioni di euro, il fondo per il microcredito a vantaggio di artigiani, commercianti e micro imprese. Oggi questo importante strumento non funziona a dovere, bisogna migliorarlo per creare più opportunità possibili di lavoro. Sul fronte della viabilità e infrastrutture per noi parlano i fatti: grazie anche al lavoro dell’ex ministro Toninelli abbiamo finalmente sbloccato cantieri e risorse che in Italia erano fermi da decenni. In Emilia-Romagna vogliamo spostare l’attenzione dal cemento e delle strade allo sviluppo di una mobilità che sia prima di tutto sostenibile, attenta all’ambiente, alla qualità dell’aria, vicina al consumo di suolo zero. Prima di costruire nuove autostrade, penso alla Cispadana, serve un’analisi attenta su come si possa rinnovare il patrimonio che già esiste. E in questo caso l’idea di realizzare una super strada a scorrimento veloce, senza pedaggio, sul tracciato che già c’è, è l’obiettivo da realizzare.  Per la sicurezza la Regione non ha competenze specifiche, contrariamente a quanto vogliono far credere Salvini e la Borgonzoni. La Regione però può coordinare al meglio il lavoro delle polizie locali che nelle nostre città ogni giorno sono a contatto diretto con i cittadini. Sulla sicurezza non si può continuare a fare demagogia ma bisogna agire su tutti i livelli, statale e locale.     

Marta Collot (Potere al Popolo)

Sul lavoro Un salario minimo di 9 euro orari per tutti gli appalti pubblici, per contrastare il lavoro povero. Sulla viabilità: i fondi per le grandi opere vanno invece riconvertiti per aumento corse sulle reti ferroviarie regionali e manutenzione costante delle strade a viabilità ordinaria. Sulla sicurezza: assicurare il diritto alla casa e ai servizi per tutti, perché con i Daspo si colpiscono solo i più deboli.

Stefano Lugli (L'Altra Emilia-Romagna)

L’Altra Emilia-Romagna propone più lavoro a tempo indeterminato, più sicurezza sul posto di lavoro, parità retributiva tra uomo e donna, riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, tutele per le partite IVA mono-committenti o a basso reddito. Proponiamo di riaffermare il ruolo del pubblico nella gestione del trasporto locale, di stralciare le opere autostradali inutili e impattanti e favorire il trasporto su ferro e la mobilità ciclabile. L’Altra Emilia-Romagna ritiene che la sicurezza nelle città sia strettamente legata al recupero e al riuso in chiave sociale degli spazi abbandonati, da una educazione alla differenza, agendo alla radice delle violenze, del bullismo, della sopraffazione maschile, della discriminazione razziale, religiosa, sessista, e sui sentimenti di paura verso l’altro. Vogliamo una Regione che sostenga politiche di educazione alla cittadinanza attiva, all’inclusione sociale, all’accoglienza, all’integrazione. Perchè una società dove le diseguaglianze siano ridotte al minimo finisce per essere una società più sicura anche dal punto di vista della legalità.

Laura Bergamini (Partito Comunista)

Politiche per occupazione e lavoro: Patto coi lavoratori come principali interlocutori in merito alle politiche sul lavoro e normative che im pongano omologazione salariale e contrattuale per tutti i lavoratori= a parità di mansione :stesso inquadramento contrattuale (di miglior favore) e stesso salario a partire dai lavoratori delle imprese che partecipano alle gare d'appalto con gli enti pubblici in Regione. Per l'occupazione :penalizzazioni economiche alle aziende che obbligano i lavoratori al precariato attraverso istituti che mascherano forme di lavoro di tipo dipendente e continuativo (es. partite IVA con unico committente, cessazioni e riassunzione ripetute....). Pianificazione centralizzata degli interventi sulla mobilità e le infrastrutture con investimenti nel trasporto pubblico su gomma e si ferro e sull'adeguamento  e mantenimento delle infrastrutture esistenti a carattere continuativo. La sicurezza è un tema che riguarda principalmente l'universalità o la disuguaglianza del benessere socio-economico, come Partito Comunista il nostro obiettivo politico è di lotta è di invertire il paradigma della società in cui viviamo ovvero passare da una minoranza di ricchi che sfruttano la maggioranza della popolazione per i propri interessi, ad una maggioranza di popolazione che vive (senza disagi, con accesso ai servizi fondamentali, con un lavoro dignitoso ed in sicurezza) della ricchezza che essa stessa produce col proprio lavoro.

Domenico Battaglia (M3V Vogliamo Verità Vaccini)

Il focus del nostro programma è la salute, cioè il reale stato di benessere della popolazione. Occuparci delle condizioni ambientali in cui viviamo è per noi prioritario: la qualità dell’aria che respiriamo, dell’acqua, del cibo, lo stato in cui versa il terreno sia in pianura sia nella zona pedemontana, le infrastrutture è uno dei punti di partenza per la realizzazione di progetti di sviluppo sostenibile a difesa e tutela dell’ambiente. Giovani e lavoro sono un binomio fondamentale, la nostra proposta è quella di promuovere bandi di concorso per i giovani, affidando loro progetti di riqualificazione del contesto ambientale e urbano; altro punto importante è offrire ai giovani la conoscenza del territorio dove vivono, delle eccellenze e delle criticità e coinvolgerli attivamente. 

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