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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Elezioni regionali, Barattoni: "Ora anche il governo nazionale può trovare una nuova prospettiva"

E' comprensibilmente soddisfatto Alessandro Barattoni, segretario provinciale del Pd, nel commentare i risultati elettorali di domenica, quando Bonaccini ha sconfitto la candidata della Lega Borgonzoni

Ravenna vuole mantenere la rappresentanza nella giunta regionale in Emilia-Romagna. Per esempio con la conferma di Andrea Corsini, che si è guadagnato una poltrona in assise regionale. E magari con una delega diversa da quella al Turismo, come le Infrastrutture, per un occhio privilegiato sul Candiano, o l'Agricoltura, con i corposi bandi europei da intercettare. Oppure "promuovendo" la faentina Manuela Rontini, anche lei confermata consigliera con il record di preferenze in provincia, quasi 8.000. Possibile per lei anche un altro ruolo di rilievo sotto le "Torri di Kenzo", specie con la conferma di Corsini, come quello di presidente delll'Assemblea legislativa. Sia come sia, è comprensibilmente soddisfatto Alessandro Barattoni, segretario provinciale del Pd, nel commentare i risultati elettorali di domenica, quando Bonaccini ha sconfitto la candidata della Lega Borgonzoni.

“Il successo di domenica – commenta il segretario dem - ci soddisfa prima di tutto per la grande partecipazione al voto, che ha portato a un’affluenza molto alta nella nostra provincia: vedere tanti cittadini mobilitati per questa tornata elettorale ci responsabilizza ancora di più rispetto alle nostre azioni per il futuro. Il risultato è frutto di un impegno di tanti cittadini che hanno voluto dare una mano facendo volantinaggio o effettuando una donazione o anche semplicemente facendo telefonate. Il nostro candidato, Stefano Bonaccini, è stato forte e credibile e questo ha generato una grande mobilitazione intorno a lui e alla coalizione che lo sosteneva. La campagna elettorale è stata capillare e ha coinvolto i piccoli centri fino alle città. I nostri quattro candidati sono scesi in campo tra le persone senza risparmiarsi".

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"Il Partito Democratico, rispetto alle lezioni europee, ha recuperato quasi 6.000 voti e oltre 9.500 rispetto alle politiche del 2018 - continua Barattoni - È un dato molto rilevante e l’ho interpretato come un investimento di fiducia che tanti cittadini hanno fatto nei nostri confronti. Dall’analisi dei flussi, sembra che il Pd sia nuovamente il primo partito tra gli under 35 e tra i ceti popolari; una tendenza che già era emersa nelle scorse votazioni. Un nuovo radicamento sociale, correlato all’aumento di voti rappresenta una speranza che abbiamo la responsabilità di non disilludere. Bene anche gli alleati, pure se prima di parlare di un'apertura verso Ravenna in Comune, con lo sguardo alle Amministrative 2021, si deve tenere conto che "su alcune delibere la loro astensione mi ha stupito".

"Martedì sera festeggeremo insieme ai nostri alleati in piazza Unità d’Italia a Ravenna e da domani saremo al lavoro per le prossime tappe a cominciare dalle amministrative di Faenza della prossima primavera - spiega il segretario - A proposito di questo, eventuali "tensioni" sulla scelta del candidato, "i cittadini ci prendono per matti, ma non dobbiamo farci prendere nemmeno dall'euforia. Il candidato sarà scelto nelle prossime settimane, l'obiettivo e' una coalizione larga. C'e' da fare una riflessione puntuale. I buoni risultati ci impegnano ad aprire ancora di più il nostro partito, perciò da questa settimana rilanceremo con forza il tesseramento sapendo che anche il governo nazionale può trovare una nuova prospettiva sulla crescita, il lavoro e la sostenibilità con una nuova visione di lungo periodo".

Tra i temi da porre c'è quello della legge regionale elettorale. "Le tre province romagnole sono meno popolose e ciò porta a una minore rappresentanza in assise" (la Romagna ha fin qui perso tre consiglieri rispetto al mandato appena scaduto). "Da domani cè' da pensare a cosa fare: la disparità territoriale, per esempio con Ferrara, non è mai un bene per una legge elettorale", ribadisce Barattoni. Tornando alle deleghe in giunta è "prematuro ragionarci, ma lavoriamo per una nostra rappresentanza". Con Corsini al Turismo, ragiona il dem, "c'è stato un cambio di passo, non riguarda più solo la costa, ma anche le città e l'Appennino". Per cui "ne discuteremo sapendo che il turismo è trasversale a tutte le province", che c'è "un giudizio positivo sulla squadra uscente" e che si terrà conto del numero di preferenze. "Ragioneremo su una squadra e su ruoli che valorizzino i risultati elettorali dei candidati", nella certezza che Bonaccini "coinvolge sempre, non solo in campagna elettorale. E questo ci aspettiamo, condivisione e coinvolgimento".

Un ultimo accenno alle sardine: "Le ringrazio per lo scatto mentale che hanno fatto fare a tanti, prima c'era il timore di andare in piazza, di 'andare in mare aperto'". Una presa di posizione che sa anche di "autocritica, l'hanno fatto loro e non noi, senza farsi strumentalizzare dalle forze politiche". Di certo, conclude Barattoni, "non dobbiamo provare a portare dentro qualcuno, ma andare avanti con il programma e provare ad aggregare forze nuove". 

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