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Elezioni regionali, Borgonzoni a Cervia: "Mandiamo a casa il Pd. Vinciamo e ne sono certa"

"Vinciamo e ne sono certa", ha esordito Borgonzoni. Il primo affondo è stato contro "i giornaloni di sinistra che fanno campagna elettroale"

Nuovo tour nel ravennate per Lucia Borgonzoni, candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Emilia Romagna. La mattinata dell'esponente della Lega è iniziatta alla officine del sale di Cervia. "Trovare una sala con oltre cento persone alle 9 penso sia qualcosa di propositivo", ha evidenziato il segretario della Lega Romagna, Jacopo Morrone. "Vinciamo e ne sono certa", ha esordito Borgonzoni. Il primo affondo è stato contro "i giornaloni di sinistra che fanno campagna elettroale": "Ogni mattina siamo riempiti d'insulti, ma se la Lega prende i voti è perchè dà delle risposte alle persone. Invece di insultare dicano cosa vogliono fare". Il secondo contro il governo: "Da Roma hanno fatto una manovra prendendo di mira chi si tira sempre su le maniche e va avanti tassandoli. E quindi tassa sulla plastica, sullo zucchero e anche sui porti. Questo è l'amore che hanno per la nostra terra".

Il terzo al Pd: "Le cose funzionano perchè ci sono gli emiliano-romagnoli, non grazie all'amministrazione del Partito Democratico, che si è scordato della Romagna. Col calo dei sondaggi hanno cominciato a promettere, come se avessimo governato noi per cinquant'anni". La candidata ha quindi toccato il tema della sanità, a cominciare dai punti nascita: "Ne hanno chiusi tre, mentre il Veneto ha chiesto deroghe. Con la campagna elettorale la Regione farà ripartire l'iter per riaprirli. Ma il popolo romagnolo è orgoglioso e non stupido come pensano loro. Manderemo a casa questo Pd che ha messo in ginocchio la nostra regione e continua a trattarci come numeri". Altro tema quello delle attese: "Non vogliamo una sanità per ricchi". 

Tema disabili: "Faremo un fondo ristoro, noi non faremo cassa sulle persone più deboli". Dissesto idrogeologico: "Avevano fondi e non li hanno usati tutti, ma si sono dedicati a fare arrivare i soldi alle cooperative amiche". Sicurezza: "Abbiamo una Regione che non investe quasi nulla. I soldi che sono arrivati per le telecamere li ha messi il Ministero dell'Interno con Matteo Salvini. Per la Regione è solo percezione. Noi faremo un assessorato e metteremo fondi per aiutare i comuni". Capitolo turismo: "Serve un assessorato che funzioni bene, perchè la nostra Riviera deve tornare ad essere qualcosa che trascina l'economia ed essere conosciuta a livello europeo e mondiale. L'hanno messo un po' in secondo ordine. Deve essere il punto attrattivo per il turismo, che coinvoga anche il resto del territorio".

Salvini

Ultimo intervento su Matteo Salvini e l'impegno in questa campagna elettorale: "Era con noi anche quando la Lega era al 2% e nessuno credeva in noi. Lui crede nelle potenzialità della nostra eegione, che ora funziona a 6 quando potrebbe funzionare a 10". Infine l'appello: "Bisogna convincere gli indecisi. Se l'Umbria ce l'ha fatta possiamo vincere anche in Emilia Romagna. Liberiamo la nostra terra per farla ripartire. Prendiamoci la Regione e poi con Salvini prendiamoci l'Italia e liberiamola da queste persone che ci odiano". 

Pesca

Borgonzoni ha incontrato la cooperativa La Fenice, che ogni anno raccoglie circa 30mila quintali di cozze. Una trentina di lavoratori dal mattino alle 4 raggiunge il vivaio a 3 miglia dalla costa e raccoglie strisce di cozze, chiamate 'calzette'. "Un prodotto biologico, sano e tipico. E l'Europa e la Regione che fanno invece di tutelarlo? Introducono continui limiti sulla pesca, impongono burocrazia assurda a chi esce in barca e nuovi costi, espongono le nostre migliori produzioni alla concorrenza sleale estera non regolamentata, che immette sul nostro mercato prodotto scadenti e a basso costo - afferma -. Liberiamo il lavoro. Più tutele per le nostre eccellenze e per i lavoratori che si 'spaccano la schiena' dal mattino alla sera".

Porti

Nella tappa a Ravenna, Borgonzoni ha proposto anche "una nuova partnership con i porti del Nord Adriatico per essere piu' competitivi e vincere la concorrenza dei porti del Nord Europa". Per l'esponente della Lega, il Partito democratico "fino a oggi non ha colto opportunita', dimenticando di puntare anche sullo sbocco sull'Adriatico". Quindi l'invito a rafforzare il ruolo di Ravenna, anche in un'ottica di sistema: "Serve un potenziamento infrastrutturale, su ferro e su gomma, per garantire adeguati collegamenti al porto". La logistica della Regione, ha concluso, intercetta soprattutto due corridoi europei importanti, lo Scandinavo-Mediterraneo e il Baltico-Adriatico, le cui opportunita' "non sono state adeguatamente colte dalla Regione".

Borgonzoni pescatori Cervia-2

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