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Elezioni regionali, Vandini: "Fondi per dissesto idrogeologico e investimenti sostenibili"

Il candidato nella lista Bonaccini presidente: "Aggiungo la proposta fatta per migliorare i collegamenti tra Ravenna e Forlì, non con una nuova strada ma bensì con un mezzo elettrico tipo "people mover""

Nei giorni scorsi Legambiente ha pubblicato un documento nel quale riepilogava le risposte delle varie forze politiche a tematiche sollevate dall’associazione. "Ho preso contatti con Legambiente - spiega Pietro Vandini, candidato alle elezioni regionali nella lista Bonaccini presidente - in quanto il documento, molto interessante, non era arrivato e sono ora a dare il mio contributo".

Le tematiche sollevate da Legambiente riguardano aspetti toccati più volte nelle proposte fatte in questa campagna elettorale, a partire da mobilità e trasporti: "La metropolitana di superficie per collegare tutti i 120 km di riviera va nella direzione auspicata da Legambiente, e lo stesso discorso vale in merito al coinvolgimento di Trenitalia per portare un Frecciarossa a Ravenna. Aggiungo la proposta fatta per migliorare i collegamenti tra Ravenna e Forlì, non con una nuova strada ma bensì con un mezzo elettrico tipo “people mover”". Per quanto riguarda il territorio, continua Vandini, "in merito al dissesto idrogeologico stando agli accordi di programma stipulati dalla Regione Emilia- Romagna con il Ministero dell’Ambiente la percentuale di fondi impegnati rispetto al finanziato è del 71% e la percentuale di spesa rispetto ai fondi impegnati del 73%. Obiettivo centrato da pochi nel Paese. Nei cinque anni di questa legislatura sono stati investiti circa 800 milioni di euro per interventi a difesa del suolo e prevenzione del rischio idrogeologico. Bisogna continuare così e possibilmente aumentare perché c’è molto lavoro da fare. Abbiamo inserito nel programma di Bonaccini la modifica della legge del 2017, nello specifico per eliminare la possibilità di costruire centri commerciali in terreni agricoli. Si procederà inoltre a piantare 4 milioni e mezzo di nuovi alberi".

In merito agli investimenti, Vandini spiega che "il modello di sostenibilità che ho in mente è un modello nel quale la sostenibilità ambientale, sociale ed economica devono coesistere. In mancanza di uno di questi fattori si creano degli squilibri importanti e a mio avviso non si può parlare di sostenibilità. Siamo all’inizio di una terza rivoluzione industriale e come tutti i grandi cambiamenti della storia saranno tre i fattori principali: un mezzo di comunicazione, fonti energetiche e modelli di mobilità e trasporto. In questa rivoluzione il fulcro sarà internet sia a livello di comunicazione sia di controllo e gestione di fonti energetiche verdi, sia per quanto riguarda la gestione e il controllo di mezzi di trasporto che non usano combustibili fossili. Le città, le attrezzature, le infrastrutture, gli edifici e le linee di produzione industriale saranno piene di sensori in grado di raccogliere migliaia e migliaia di dati che serviranno per ottimizzare e migliorare la gestione e il controllo degli stessi migliorando la qualità dei servizi e delle produzioni. La regione deve fare in modo che il territorio e il tessuto imprenditoriale siano pronti a questo cambiamento. Condivido la proposta di Legambiente di sottoporre tutti gli incentivi e gli investimenti ad una valutazione di tipo ambientale sugli effetti climatici degli stessi. La mia proposta “Riviera Energy Free” fatta negli scorsi mesi va proprio in questa direzione".

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