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Elezioni, si parla della gestione del servizio rifiuti con l'eurodeputato Bonafè

L’Emilia-Romagna è stata la prima regione d’Italia che ha messo in norma il principio dell’economia circolare indicato dall’Unione Europea

Giovedì alle ore 21 nela sede del Comitato elettorale di Michele de Pascale, in via San Mama, 73, si terrà l’incontro sul tema: “L’economia circolare e le nuove politiche regionali per la gestione del servizio rifiuti”. Interverranno Simona Bonafè, europarlamentare del Partito Democratico, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, Paola Gazzolo, assessore all’Ambiente e alla Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna, e il candidato sindaco Michele de Pascale. Modera e coordina Manuela Rontini, consigliere regionale e presidente della Commissione assembleare Territorio, Ambiente e Mobilità

L’Emilia-Romagna è stata la prima regione d’Italia che ha messo in norma il principio dell’economia circolare indicato dall’Unione Europea: ad ottobre 2015 l’Assemblea legislativa ha approvato una nuova legge regionale sui rifiuti, intitolata in modo esplicativo Disposizioni a sostegno dell’economia circolare, della riduzione della produzione dei rifiuti urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata. Riduzione dei rifiuti pro capite del 20-25% (cioè meno di 150 kg per abitante), raccolta differenziata al 73% e recupero dei rifiuti al 70% sono alcuni degli obiettivi, sfidanti, della legge regionale 16/2015, approvata in Assemblea legislativa.La Commissione Europea ha approvato, a dicembre 2015, un nuovo e ambizioso pacchetto di misure per incentivare la transizione dell’Europa verso un’economia circolare e per aiutare le imprese e i consumatori europei a effettuare la transizione verso un'economia dove le risorse vengono utilizzate in modo più sostenibile.

“Stiamo vivendo una fase importantissima nella quale ci stiamo rendendo sempre più conto di quanto sia fondamentale, sia per l’ambiente che per l’economia, tutta la filiera del riuso e del riciclo - afferma De Pascale -. Percepire i rifiuti non più solo come qualcosa da smaltire, ma come qualcosa che può essere riconvertito e riutilizzato e che, in questo percorso, contribuisca anche ad offrire posti di lavoro e occupazione, è un aspetto essenziale per il futuro dei territori. La Regione Emilia-Romagna sta prendendo delle scelte molto importanti e coraggiose che avranno un’incidenza nella nostra vita, nel cambiare le nostre abitudini, nel pensare come produrre meno rifiuti e come differenziarli al massimo. Questo avrà anche delle ripercussioni sulla nostra città perché nella prossima legislatura chiuderà l’inceneritore di Ravenna; questo risultato è il frutto di scelte politiche oculate fatte in passato e la sfida è quella di farne ancora di più importanti nel futuro”. “Chiudiamo il cerchio è la parola d’ordine che ci siamo dati in Emilia-Romagna, approvando nei mesi scorsi la nuova legge che pone la nostra Regione tra le primissime d’Europa - afferma Rontini -: vogliamo infatti realizzare concretamente l’economia circolare che fa dei rifiuti un’opportunità da recuperare e riutilizzare, superando la dinamica del ‘prendi-produci-usa-getta’. Per farlo abbiamo puntato alla massima responsabilizzazione di cittadini, Enti locali e imprese, prevedendo strumenti incentivanti per i comportamenti virtuosi. Opportunità, ne sono convinta, che il Comune di Ravenna e tutto il territorio ravennate sapranno cogliere”.

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