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Faenza, bufera in consiglio Comunale. Il sindaco ribadisce: "No al matrimonio gay"

Dopo l'approvazione di un odg modificato, rispetto a quello precedente, il primo cittadino ha ribadito però con forza le proprie convinzioni, in una sala gremita: c'era chi manifestava per difendere i diritti degli omosessuali e anche Forza Nuova, che appoggiava il sindaco

Un consiglio comunale bollente quello di lunedì sera a Faenza, durante il quale in sindaco, Giovanni Malpezzi, è tornato sulla dibattuta questione dell'ordine del giorno sulla difesa della famiglia naturale, approvato nella scorsa seduta con il voto suo e di altri consiglieri Pd. Dopo l'approvazione di un odg modificato, rispetto a quello precedente, il primo cittadino ha ribadito però con forza le proprie convinzioni, in una sala gremita: c'era chi manifestava per difendere i diritti degli omosessuali  e anche Forza Nuova, che appoggiava il sindaco.

Malpezzi ha chiarito che secondo lui la famiglia è fondata sul matrimonio, si è dichiarato contrario ai matrimoni gay e alle adozioni da parte di coppie omosessuali e al documento sull'educazione sessuale nelle scuole. A questo punto il sindaco ha respinto le richieste di dimissioni, arrivate dopo la bufera scatenatasi, e ha messo nelle mani della segretario comunale del Pd la sua ricandidatura alle prossime amministrative.

In una nota Forza Nuova ribadisce: “Per noi forzanovisti solo una grande vittoria: la famiglia ricosciuta è solamente una, quella naturale composta da un uomo ed una donna, non esistono altre forme. Non facciamoci sottomettere dalle minoranze e dalle diversità”

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