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Faenza, "il bicchiere mezzo pieno": riflessioni post-elezioni del M5S

La prima considerazione va fatta sull'astensione. Poco meno del 60% di votanti in una città come Faenza, è ancora un dato inaccettabile, anche se maggiore rispetto alle regionali dello scorso Novembre.

La prima considerazione va fatta sull'astensione. Poco meno del 60% di votanti in una città come Faenza, è ancora un dato inaccettabile, anche se maggiore rispetto alle regionali dello scorso Novembre. La colpa di questo allontanamento dalla politica non è di certo nostra (anzi, senza il M5S questi dati sarebbero ben più alti), ma dobbiamo essere noi ad impegnarci per primi, per convincere i cittadini a tornare a votare, a far loro capire che NON siamo tutti uguali e c'è ancora chi la politica la fa per servizio civile e non per carrierismo o arricchimento.

Venendo ai risultati, sicuramente c'è un pò d'amarezza. Che a Faenza il principale partito di centro-sinistra (se il termine “sinistra” gli si può ancora attribuire) non vinca al primo turno è già di per sè una notizia incredibile; pensare che a quel ballottaggio, dopo tutto il lavoro di questi dieci anni fuori e dentro il Consiglio comunale, non ci sia il M5S, ma la Lega, fa davvero male. Però i cittadini di Faenza hanno decretato questo ballottaggio, noi aspetteremo che avvenga, per poi lavorare con più determinazione di prima, anche per far sapere alla gente quello che succede veramente all’interno dei palazzi della politica.

Pur avendo mancato il ballottaggio, vediamo il bicchiere mezzo pieno. Con i nostri oltre 3600 voti abbiamo quasi raddoppiato il risultato del 2010 (l'unico dato con cui ha senso fare un confronto), senza l'appoggio di nessuno se non dei cittadini, senza inciuci, senza soldi. I nostri consiglieri eletti, come in questi cinque anni appena passati, si impegneranno al massimo per il bene comune e per essere all'altezza della fiducia ricevuta. Saranno duri, attenti, vigili e propositivi.

Il M5S ottiene ottimi risultati in tutta Italia e si conferma quasi ovunque il secondo partito, in alcune regioni anche il primo. Alla faccia di chi ci dava per finiti. Un cambiamento radicale, prima di tutto culturale, ha bisogno di tempi lunghissimi, soprattutto in un paese come questo. Ma noi ci siamo ed è bellissimo farne parte.

Grazie di cuore al nostro Portavoce Massimo Bosi, a tutto il nostro fantastico gruppo di attivisti e, soprattutto, a tutti i cittadini che hanno voluto darci fiducia. Il M5S non chiede solo il voto, ma anche la vostra partecipazione. Vi aspettiamo Sabato mattina in piazza al nostro banchetto (sempre presente, non solo in campagna elettorale) e ogni Martedì (a cominciare da Martedì prossimo, 9 Giugno) alla consueta assemblea settimanale al Rione Rosso alle ore 21.00.

Per quanto riguarda la nostra posizione al ballottaggio, il discorso è molto semplice. Noi facciamo della coerenza, senza se e senza ma, la nostra bandiera. Sappiamo che è difficile da capire in questo povero paese, ma è così. Quindi nessun inciucio, nessuna alleanza, nessun apparentamento, nè prima delle elezioni, nè durante il ballottaggio, nè dopo. Nè a Faenza, nè in nessun altro comune o regione d'Italia, nè in Parlamento. Punto. Il M5S, al secondo turno, dà libertà di voto ai propri sostenitori, senza dare nessun tipo di indicazione. Il M5S non prende posizione per il il meno peggio ed ha ampiamente detto che cosa pensa di Malpezzi e di Padovani (e dei loro partiti). In Consiglio comunale, poi, si collaborerà con chiunque porterà avanti le azioni contenute nel nostro programma di governo della città. Le idee, per noi, non sono o di destra o di sinistra, ma o buone o cattive. Fine delle trasmissioni.

#RitorniamoFaenza
Movimento 5 Stelle Faenza

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