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Fondi per la sicurezza, Bazzocchi (LpR): "La Regione ha soldi da buttare"

“Questo è uno degli esempi di come la Regione abbia danaro da buttare. Infatti - si legge - tra gli interventi per la sicurezza e la Polizia locale, i progetti finanziati sono 6”.

“Questo è uno degli esempi di come la Regione abbia danaro da buttare. Infatti - si legge - tra gli interventi per la sicurezza e la Polizia locale, i progetti finanziati sono 6”. Lo ha detto Giulio Bazzocchi, esponente di Lista per Ravenna, in merito allo stanziamento di 1 milione 279 mila euro da parte della Regione per progetti riguardanti la promozione della legalità e della sicurezza. 278 mila per la Provincia bizantina.

Il primo, "Affiancamento di collaboratori stranieri agli operatori di polizia municipale" a Ravenna (che riceverà un contributo regionale di 63 mila euro, a fronte di un costo complessivo di 93 mila euro), «è il primo nel nostro Paese che intende avviare un percorso sperimentale per l'inserimento di stranieri nel corpo di Polizia municipale con compiti di affiancamento agli operatori e di mediazione con le comunità etniche di riferimento».
 

“Intanto dovrà essere specificato come avverrà questa mediazione con le comunità non italiane. In secondo luogo, invece di potenziare l'organico della Polizia locale, con l'inserimento di personale valido da potere utilizzare per la strada, vengono introdotti i mediatori sociali per i criminali.

Oppure non ho capito bene io. Ci saranno “buoni samaritani” con quale compito? Di chiedere il perché dei loro atti ai delinquenti stranieri e perché vengono in contatto con lo sfruttamento della criminalità organizzata? Magari coloro che non fanno nulla dalla mattina alla sera nei nostri parchi, per le vie del centro, in Stazione, al mare d'estate?” si chiede Bazzocchi.

“La Regione non ha compreso una cosa: che il problema della delinquenza, almeno di certa delinquenza legata agli immigrati, è a monte. Le frontiere dell'Italia sono volutamente un colabrodo, dal quale filtrano clandestini e cittadini accolti per motivi umanitari che una volta nel nostro territorio, sanno che anche se delinquono, avranno la compiacenza delle inermi leggi italiane, degli sconti di pena, delle tutele costituzionali, per cui nessuno torcerà più o meno loro un capello, a meno che non incorrano in qualche aggravante al reato commesso. E siccome questi signori sono indottrinati a dovere, si guardano bene di incapparvi. Quasi mai. E questo lo sa anche la mafia.

Quale sarà dunque il compito dei mediatori? Quello di rafforzare ancora di più queste tutele?”

“Altrimenti non ne vedrei l'utilità. Oppure informare i cittadini stranieri sui comportamenti da tenere per non divenire delinquenti o sfruttati dai mafiosi di turno? La videosorveglianza? A cosa serve se poi i delinquenti arrestati con l'ausilio dei video vengono rilasciati, plurirecidivi, per i motivi di cui sopra?  E incrementare gli organici? Idem come sopra. Il pesce puzza dalla testa. Visto che le elezioni sono alle porte, chi metterà nella propria Agenda (visto la moda del momento), la tutela della sicurezza dei cittadini onesti, italiani e stranieri, la tutela del lavoro delle forze dell'ordine, partendo da una revisione generale delle leggi in materia di sicurezza, del codice penale e di procedura penale? Altrimenti saremo sempre daccapo, con i soliti provvedimenti di facciata” conclude l’esponente dell’opposizione.

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