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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Giardini Speyer, Bazzocchi (LpRa): "Volere e potere, ma non a Ravenna"

Chiosa Bazzocchi: "Da parte di Lista per Ravenna, sta continuando ininterrotta l’opera di segnalazione, partendo sempre dai cittadini, che dai proclami sbandierati a inizio anno dal Sindaco, non notano nulla di nuovo, se non che è forse è stato consigliato ai tunisini di sporcare un po’ meno"

Continua l'attività di "sentinella" del consigliere territoriale di Lista di Ravenna, Giulio Bazzocchi. Spiega l'esponente della lista civica: "Durante il mio consueto giro per l’Isola San Giovanni, in bicicletta, ho notato tre volontari che svolgevano il servizio di pattugliamento. I tunisini che sostano in modo permanente sotto il porticato, non si curavano minimamente della presenza dei volontari, i quali si sono fermati di di fronte ai corridoi che congiungono il porticato da Via Carducci al Giardino, ma poi fanno due chiacchiere fra di loro. Inoltre continuano a scorazzare in bici e a trafficare". Chiosa Bazzocchi: "Da parte di Lista per Ravenna, sta continuando ininterrotta l’opera di segnalazione, partendo sempre dai cittadini, che dai proclami sbandierati a inizio anno dal Sindaco, non notano nulla di nuovo, se non che è forse è stato consigliato ai tunisini di sporcare un po’ meno. La presenza della Polizia Municipale, tanto promossa dal Sindaco, è nulla. Siamo di fronte ad una palese omissione di controllo e intervento".

Per quanto concerne le biciclette, Bazzocchi riporta l’iniziativa che risale al settembre 2012, del Comune di Pescara, sottolineando che "la situazione è analoga a quella del giardino Speyer. L’allora Assessore alla Mobilità spiega: 'La problematica è stata lungamente esaminata con la Polizia municipale e con i dipendenti del settore Manutenzioni e riguarda la gestione e conduzione delle aree di sedime ubicate sotto i porticati esistenti nel perimetro delimitato tra via Carducci, piazza della Rinascita, via Regina Elena, via Mazzini, viale Regina Margherita, via Nicola Fabrizi e via Parini, ovvero i cosiddetti portici. Quelle aree, essendo aperte alla pubblica fruizione e non sussistendo elementi di divieto, come recinzioni, cancellate o portoni, scontano azioni penalizzanti sotto l’aspetto della legalità, dell’igiene e dell’ordine pubblico da parte di vari utenti difficilmente individuabili. Chiunque armato di una bomboletta spray ritiene sia legittimo e possibile imbrattare le pareti dei portici, tanto sono di proprietà privata, o ritiene legittimo trasformare quelle gallerie pedonali in piste ciclabili riservate o in percorsi agevolati per gli scooter. E di fatto i privati, negli anni, hanno avuto difficoltà a individuare delle valide misure di contrasto, mentre la stessa amministrazione si è sempre sentita con le mani legate, parlando di portici di proprietà privata. Tuttavia negli ultimi mesi, mentre il fenomeno ha assunto proporzioni insostenibili, abbiamo ricevuto, sia verbalmente che per iscritto, un significativo numero di denunce o segnalazioni da parte di cittadini, operatori economici e amministratori dei condomini i quali hanno manifestato timori per tale situazione di disagio e pericolo, sollecitando un intervento sostanziale del Comune. A questo punto, dopo alcune verifiche, il dirigente del Settore Manutenzioni ha accertato che le aree, sebbene private, sono aperte al pubblico transito e ha quindi relazionato circa l’opportunità di interdire, con relativa segnaletica, quei portici a mezzi ciclabili o veicolari, a tutela dei pedoni, inoltre lo stesso Dirigente al Patrimonio ha certificato che tali aree ‘risultano gravate da diritto di uso pubblico permanente, conseguente al rilascio delle licenze edilizie, avvenuto all’epoca della costruzione dei fabbricati prospicienti piazza Salotto’, chiarendo dunque il possibile e auspicato intervento dell’amministrazione comunale nel ripristinare una disciplina all’area. Per tale ragione abbiamo firmato un’ordinanza con la quale abbiamo istituito il divieto di transito di cicli e moto, dopo l’apposizione della relativa segnaletica all’esterno delle gallerie e delle corti dei fabbricati situati all’interno dell’area; per le sole bici è stato prescritto che le stesse debbano essere condotte, in tali aree ovvero sotto portici e gallerie, a mano e a passo d’uomo (…). così come per quanto riguarda il carico e lo scarico delle merci, secondo gli orari già stabiliti dall’amministrazione. Solo per piazza della Rinascita, la prescrizione riguardante i cicli non si attua nei confronti dei bambini di età non superiore ai 10 anni accompagnati e vigilati da una persona adulta. Infine è stato istituito il divieto di sosta delle moto all’interno di tutta l’area, compresa sotto i portici dello stesso perimetro. Terminata la sistemazione della segnaletica, i controlli della Polizia municipale saranno rigidissimi al fine di riportare una situazione di legittimità in quello che oggi è un gran bazar, a tutela dei pedoni che circolano nella zona e che rischiano ogni giorno di venire travolti da cicli e moto che schizzano al di sotto dei portici'. Quest’ultima affermazione chiude il cerchio, perché non vi è ordinanza valida, se non viene fatta rispettare. Succede ovunque ma non a Ravenna".

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