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Legalità, ecco il testo unico: "Possiamo agire sul gioco d'azzardo patologico"

"Un’attenzione particolare è dedicata - spiegano Bagnari e Rontini - al gioco d’azzardo patologico, che finora è stato considerato solamente dal punto di vista psico-sanitario"

E' stato approvato mercoledì in Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna il “Testo Unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili”, che non solo coordina le tre leggi regionali già esistenti in materia di legalità ma soprattutto inserisce nuove modalità di prevenzione. "L’approvazione del Testo Unico - affermano i Consigliere regionali Mirco Bagnari e Manuela Rontini - rende ancora più efficace l’attività di contrasto alle mafie della nostra Regione, inserendosi nel lungo percorso di promozione di politiche legate alla cultura della legalità e al contrasto della criminalità organizzata".

Il Testo Unico include un forte controllo sugli appalti, con un maggiore utilizzo del rating della legalità e l’estensione dell’elenco di merito a tutte le aziende e non più solo a quelle del comparto edile; la tutela della sicurezza sul lavoro e azioni di prevenzione e contrasto della corruzione, attraverso la riduzione delle stazioni appaltanti. Viene, inoltre, istituito il tavolo regionale su beni e aziende sequestrati o confiscati alle mafie.

"Un’attenzione particolare è dedicata - spiegano Bagnari e Rontini - al gioco d’azzardo patologico, che finora è stato considerato solamente dal punto di vista psico-sanitario mentre d’ora in avanti verrà considerato anche dal punto di vista del contrasto a forme di illegalità ad esso connesse, prima fra tutte l’usura.  Sulla prevenzione dell’usura si agisce innanzitutto investendo concretamente nella formazione degli operatori per quanto riguarda la presa in carico dei soggetti patologici, in collaborazione tra i servizi.”

“Proprio sul tema del gioco d’azzardo patologico - sottolineano i consiglieri regionali - abbiamo collaborato alla redazione di un emendamento, che interviene in maniera puntuale sulla questione delle distanze dei punti “slot” dai luoghi sensibili e sulle autorizzazioni, dando così alle amministrazioni comunali strumenti utili e concreti per poter agire efficacemente. Scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture sanitarie o sociosanitarie, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanili e oratori: a meno di 500 metri, calcolati secondo il percorso pedonale più breve, da questi luoghi sensibili non si potranno più installare nuovi apparecchi per il gioco d’azzardo.”

“Su promozione della cultura della legalità e lotta alle mafie - concludono i Consiglieri democratici - l’Emilia-Romagna sta facendo un lavoro importante, di cui dobbiamo essere orgogliosi e che può rappresentare un importante apripista per misure più restrittive a livello nazionale”. 

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