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Gioco d'azzardo, la Lega: "Ravenna poteva giocare d'anticipo"

Nel biennio 2010/2011 gli uffici comunali preposti al rilascio delle autorizzazioni per le sale dotate di slot machine, confermano l’emissione di oltre 18 autorizzazioni,

Il Sindaco di Ravenna avrà il coraggio di intraprendere il nuovo decreto ministeriale, che interviene sul tema allo scopo di arginare la diffusione del gioco d’azzardo fra i giovani e a carico delle persone psicologicamente esposte alla compulsività? E' quanto chiede il consigliere comunale della Lega Nord, Paolo Guerra, in merito al problema della ludopatia, ovvero alla compulsività o alla dipendenza del gioco d’azzardo.

"Avrei sperato, con quel clima propositivo che si era creato fra i Consiglieri del Comune di Ravenna, che la proposta da me presentata in rappresentanza della Lega Nord Romagna l’anno scorso, e votata all’unanimità (nda: affissione di cartelli in triplica lingua dentro e fuori le sale sul rischio che il gioco possa creare dipendenza alla stregua di alcool e droga ed un numero telefonico per richieste di aiuto 24h su 24h), avesse anticipato questo provvedimento nazionale - esordisce Guerra -. Ma il Sindaco non ha ottemperato a quella proposta seppure sottoscritta anche dai suoi compagni di partito, probabilmente in quanto proveniente dall’opposizione. E qui la difficoltà tutta ravennate di fare politica costruttiva seppure all’opposizione a testimonianza di quell’egemonia che alcuni miei colleghi denunciano da tempo".

"Anche Ravenna potrà beneficiare in qualche misura del nuovo decreto ministeriale, che interviene sul tema allo scopo di arginare la diffusione del gioco d’azzardo fra i giovani e a carico delle persone psicologicamente esposte alla compulsività - continua l'esponente del Carroccio -. Si introduce il divieto di installare slot machine e video lottery all’interno di una serie di locali e nel raggio di 500 metri dalle scuole. Si chiede alla struttura sanitaria di allestire centri per la cura e il recupero dei giocatori compulsivi ed infine, lo ribadisco a Matteucci, viene data la possibilità ai Sindaci di emettere una ordinanza temporanea di 30 giorni per limitare orari e giorni di apertura alle sale gioco in caso vi siano preoccupanti dati sulla ludopatia. Un grande aiuto per il Sindaco di Verbania, e un percorso da intraprendere, magari migliorandolo, da parte di altri".

"E qui torno ai dati ufficiali che ho personalmente raccolto su questo tema nella nostra città - ricorda Guerra -. Nel biennio 2010/2011 gli uffici comunali preposti al rilascio delle autorizzazioni per le sale dotate di slot machine, confermano l’emissione di oltre 18 autorizzazioni, mentre la Questura dichiara che solo nel 2011 ha concesso l’apertura di 22 sale video lottery.  A fronte di una spesa pro-capite nazionale di 1.025 Euro nel 2010 cresciuta nel 2011 a ben 1.270 Euro, quale sarà l’incremento di Ravenna considerando che nel 2010 per le slot e le video lottery sono stati spesi ben 489 Euro procapite nel nostro Comune pari a 176 Milioni di Euro?"

"Ultimo dato, davvero preoccupante, le richieste di aiuto pervenute (non senza difficoltà) alle associazioni di volontariato ravennati dedite all’aiuto e al recupero dei giocatori compulsivi, le quali hanno confermato un incremento del 37,5% di richieste fra il 2010 e il 2011 - illustra il consigliere comunale -. Condividendo ogni punto del decreto del Ministero della Salute in tema di ludopatia, mi permetto di esprimere alcune perplessità sul divieto di collocare “macchinette” nei 500 metri dalle scuole e dai locali prevalentemente frequentati dai giovani. Non è forse meglio rendere più visibili i giovani frequentatori e i giocatori compulsivi affinchè possano essere aiutati dalle famiglie e dagli amici, anziché relegarli ai margini e in periferia con il rischio di dimenticarli?"

"Auspico che il Sindaco emetta quanto prima l’ordinanza richiesta dall’ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale nel luglio del 2011, trovando quel coraggio che non gli è mancato per tante altre ordinanze talvolta inspiegabili o quanto meno con significato ben diverso da questo", conclude Guerra.

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