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Giornata mondiale contro l'omofobia: "Serve una legge regionale per contrastare le discriminazioni"

Si celebra il 17 maggio la quattordicesima Giornata Internazionale contro l’omofobia, bifobia, transfobia e lesbofobia: il capogruppo di Ravenna in Comune, per l'occasione, ha depositato un ordine del giorno sul tema

Si celebra giovedì 17 maggio in tutto il mondo la quattordicesima Giornata Internazionale contro l’omofobia, bifobia, transfobia e lesbofobia per affermare, attraverso azioni pubbliche, l’impegno contro ogni forma di violenza nei confronti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender. La Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia, ideata nel 2004 dallo scrittore Louis-Georges Tin, è stata riconosciuta dall’Unione Europea con la Risoluzione del Parlamento europeo nel 2007.

VIDEO >>Giornata mondiale contro l'omofobia: cosa pensano i ravennati su gay, diritti civili e adozioni?

Il capogruppo di Ravenna in Comune Massimo Manzoli, per l'occasione, ha depositato un ordine del giorno "Per una legge regionale in tema di omotransnegatività, prevenzione e contrasto delle discriminazioni e delle violenze ai danni di persone di ogni orientamento sessuale". "L’articolo 3 della Costituzione stabilisce, tra i principi fondamentali, che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali; è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese” - spiega Manzoli - La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani recita “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione". Anche la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea recita che “La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata” e, all'articolo 21, ribadisce: “E' vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali”. Tra il 1984 e 2015 il Parlamento europeo è intervenuto più volte con risoluzioni in cui veniva chiesto agli Stati membri di legiferare in materia antidiscriminatoria e, nel 1990, l’Organizzazione mondiale della sanità ha cancellato l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, definendola per la prima volta “una variante naturale del comportamento umano”".

Ciò nonostante, lamenta il consigliere d'opposizione, "la cultura diffusa ancora oggi spinge a considerare le persone omosessuali e transessuali come perverse o malate, rendendole spesso vittime di discriminazioni, scherno, fenomeni di emarginazione, violenze fisiche e psicologiche. La lotta all’omotransofobia, sessismo e xenofobia deve combattersi non solo tramite il diritto, ma anche attraverso l’educazione alla diversità. Diversi Paesi democratici di tutto il mondo hanno posto in essere già da diversi anni, in misura, più o meno incisiva, legislazioni antidiscriminatorie, e anche diverse regioni italiane sono già intervenute legiferando sul tema, ma ciò ancora non è avvenuto in Emilia-Romagna". Il consigliere invita dunque l’assemblea legislativa dell’Emilia- Romagna "a legiferare, entro la conclusione dell’attuale legislatura, in tema di omotransnegatività, prevenzione e contrasto delle discriminazioni e delle violenze ai danni di persone di ogni orientamento sessuale e auspica che anche il nuovo Parlamento prenda in esame e approvi una legge atta a contrastare le discriminazioni e le violenze basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere".

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