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I Giovani democratici a congresso: "Che ruolo avremo nel Pd di Renzi?"

Federica Degli Esposti, 26 anni, studia Scienze internazionali e Diplomatiche; è segretaria dal 2009 e lascia per occuparsi a tempo pieno del nuovo incarico, quello di segretario comprensoriale del Faentino

La sala Strocchi di via Maggiore, a Ravenna, ospita sabato il Congresso provinciale dei Giovani Democratici. I lavori si apriranno alle 15.30 con la relazione del segretario uscente, Francesca Degli Esposti; e quella del candidato segretario, Lorenzo Margotti. Dopo il dibattito si passerà al voto. Poi nella serata, a partire dalle 22.30, Easter Music Party: gruppi dal vivo e dj set a ingresso gratuito. I Giovani Democratici iscritti nel Ravennate sono 250, con circoli nel capoluogo provinciale, a Faenza, Cervia, Massa Lombarda e con un altro circolo che raccoglie gli iscritti della Bassa Romagna. Una situazione numerica buona anche in regione: Ravenna quanto a iscritti è infatti al terzo posto dopo Bologna e Modena.

Federica Degli Esposti, 26 anni, studia Scienze internazionali e Diplomatiche; è segretaria dal 2009 e lascia per occuparsi a tempo pieno del nuovo incarico, quello di segretario comprensoriale del Faentino. “La domanda che rivolgiamo al congresso – commenta - riguarda che ruolo la Giovanile possa avere nel Pd di Matteo Renzi e come possa rinnovarsi. Il progetto è che sia un luogo dove si cresce, si fa politica in modo più ‘leggero’, ma non per questo meno profondo. Tanto, per la prospettiva, deve partire da noi: da dove, se non dai giovani, può iniziare un nuovo slancio e una nuova cultura politica, per il bene comune? E la Giovanile deve occuparsi di tutto, non solo di problemi generazionali, ma proponendosi in modo un po’ più ‘estremista’, sapendo guardare prima di tutto al futuro”.

“Negli ultimi anni abbiamo declinato queste linee generali sul territorio. Nel 2009 molti Giovani democratici hanno partecipato alla campagna elettorale e in tantissimi sono stati eletti nei consigli comunali; qualcuno è entrato anche a far parte delle Giunte. Oggi – aggiunge Degli Esposti – Cervia e Lugo hanno candidati che provengono dai Giovani democratici; e a Castel Bolognese ha partecipato alle primarie un altro della Giovanile, Luca Della Godenza. Nelle liste dei comuni, poi, c’è una generazione che ha fatto la gavetta nei Giovani Democratici e ha imparato a lavorare insieme. È questo il ‘patrimonio’ maggiore che mettiamo a disposizione: saper lavorare con gli altri”.

Lorenzo Margotti, 21 anni, studia Economia e Gestione aziendale all’Università di Forlì. Nel 2011 era stato eletto all’unanimità segretario comunale dei Giovani democratici. “Rispetto alla domanda di Federica sul ruolo della Giovanile nel Pd ho in mente tre principi. Il primo va sotto la voce ‘imparare’: dobbiamo impegnarci e studiare non solo per l’università, ma anche nel mondo del lavoro, per portare idee e proposte; penso però anche a una scuola di formazione che ci aiuti a crescere. La seconda idea è che la Giovanile sia un luogo dove socializzare, per il divertimento e l’aggregazione, non solo per la politica. Non a caso il congresso di sabato si concluderà con una grande festa: dobbiamo conoscerci, frequentarci, per poi riuscire a lavorare insieme. E questa è, appunto, la terza idea: imparare a stare in gruppo, in comunità. Poi, che sarà chiamato ad assumersi responsabilità di qualche tipo, dovrà imparare a gestire questo ‘insieme’ distinguendo fra leadership e individualismo, a favore naturalmente della leadership”.

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