rotate-mobile
Politica

"La giustizia è più stuprata delle donne": è bufera politica sul cartello affisso dal Pdl

Scoppia la bufera sul cartello appeso sulla vetrina della sede del Pdl provinciale di Ravenna, che recita: "La giustizia è più stuprata delle donne e il suo stupro il più impunito dei delitti"

Scoppia la bufera sul cartello appeso sulla vetrina della sede del Pdl provinciale di Ravenna, che recita: "La giustizia è più stuprata delle donne e il suo stupro il più impunito dei delitti". Il primo a reagire è stato Giovanni Paglia, deputato Sel, ha chiesto di rimuovere il "vergognoso cartello” . "Questo nel paese che vive ogni giorno la tragedia del femminicidio, che non riesce a trovare le risorse per finanziare provvedimenti a favore delle donne vittime di violenza, che è ricattato quotidianamente da un pregiudicato per frode fiscale".

LA REPLICA DEL PDL - Subito è arrivata la risposta: “Quel cartello è stato affisso dalle nostre volontarie, non ne ho la paternità ma non mi dissocio. Di certo non lo toglieremo perché ce lo dice Paglia, anzi – ha affermato il coordinatore provinciale del Pdl, Alberto Ancarani.

Il cartello sotto accusa (foto di Massimo Argnani)

LA CONDANNA DEL PD - Il gruppo consiliare del Partito Democratico, in una nota, “condanna pesantemente e stigmatizza quanto scritto nel cartello. Affermare  che "la giustizia è stuprata più delle donne", oltre a essere una frase di pessimo gusto, è un paragone indecente soprattutto alla luce del costante  aumento di casi di violenza verso il genere femminile cui la società sta assistendo. Chiediamo, quindi, l'immediato ritiro del suddetto cartello e le scuse pubbliche  dei responsabili del gesto. In una società civile  esternazioni simili non possono essere tollerate”.

PAGANI -  “Il cartello, affisso alla vetrina della sede del Pdl di Ravenna, è semplicemente vergognoso - afferma Alberto Pagani, segretario provinciale del Pd -. Proprio in un momento che in cui siamo di fronte all’orrore dei gravissimi fatti di cronaca contro le donne e dovremmo condurre un’azione costante contro il dramma della violenza di genere, dobbiamo denunciare fermamente le parole assurde e violente comparse nella sede di un partito.”

LA CONDANNA DI GIOVANNA PIAIA, ASSESSORA ALLA CULTURA E POLITICHE DI GENERE DEL COMUNE DI RAVENNA - "Quanto disprezzo per le donne possa ancora aver luogo e manifestarsi nella comunicazione pubblica, è quantificabile nel testo del manifesto esposto dal PDL nella sede locale di Ravenna. La violenza alle donne non deve mai rappresentare un paradosso da assimilare a qualunque altra vicenda umana e politica. Quando diciamo che la solidarietà alle donne non basta, diciamo che occorre una seria e radicale revisione del pensiero maschile nella sua veste maschilista".

GIOVANI DEMOCRATICI - "Offensivo, indegno: non ci sono altre parole per definire il cartello apparso questa mattina nella sede del Pdl ravennate - affermano i Giovani Democratici -. Parole che non sono svilenti solo per le donne ma per tutti i cittadini. Per noi fare politica, a qualsiasi schieramento si appartenga, significa cercare di migliorare le nostre città e il nostro paese; espressioni di questo genere ci sembrano andare in un'opposta direzione. Chiediamo, anzi pretendiamo le scuse ufficiali dei vertici del Pdl e lo faremo ancora con più forza stasera da tutti i ristoranti della festa provinciale con un manifesto firmato da noi, dalla Conferenza delle Donne Democratiche e dal Pd, perchè il rispetto deve essere il faro dell'agire politico di tutti."

I SENATORI DEL PD - "Il manifesto, apparso sulla vetrina del circolo del Pdl di Ravenna, in cui si paragona la situazione della giustizia in Italia a quella delle donne che subiscono violenza, sproloquiando sullo stupro, è delirante e offensivo e va rimosso immediatamente". Lo dicono le senatrici e i senatori del Pd eletti in Emilia-Romagna, Maria Teresa Bertuzzi, Claudio Broglia, Stefano Collina, Rita Ghedini, Josefa Idem, Sergio Lo Giudice, Maurizio Migliavacca, Giorgio Pagliari, Leana Pignedoli, Francesca Puglisi, Gian Carlo Sangalli e Stefano Vaccari. Secondo i senatori, "in un Paese in cui il fenomeno del femminicidio ha assunto le proporzioni del dramma, è davvero cinico da parte del Pdl piegare anche il tema della violenza sulle donne all'ennesimo uso ad personam. Tutto ciò è inaccettabile ed è ridicolo che il coordinatore provinciale del Pdl abbia voluto sostenere l'iniziativa. Crediamo che esista un limite alla decenza".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"La giustizia è più stuprata delle donne": è bufera politica sul cartello affisso dal Pdl

RavennaToday è in caricamento