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"I volontari di Cittattiva chiudono gli occhi ai giardini Speyer?"

Leggo le dichiazioni di esponenti locali dal Pd e del Pdl e noto come ci sia da ambedue le parti proposti e richieste di tavoli di confronto, di concertazione ma l'amministrazione comunale, di queste richieste, se ne fa un baffo.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Leggo le dichiazioni di esponenti locali dal Pd e del Pdl e noto come ci sia da ambedue le parti proposti e richieste di tavoli di confronto, di concertazione ma l'amministrazione comunale, di queste richieste, se ne fa un baffo. Non esiste concertazione e non c'è possibilità di averla, quando per esempio l'istituto della petizione popolare è trattato come carta straccia dalla Giunta e dalla maggioranza del Consiglio comunale, che dovrebbe essere la sede della discussione e del confronto ma che è spesso sede di mera ratifica delle decisioni bulgare della Giunta comunale, vedi petizione sulle mense scolastiche, dove a fronte di 1550 firme dei genitori e non solo, l'amministrazione se n'è bellamente sbattuta.

Detto ciò, in tema di sicurezza, è la stessa cosa. Quartieri ghetto, Isola San Giovanni, Darsena, S. Agata, Lido Adriano, dove le attività più "fiorenti" sono appannaggio di negozi gestiti da extracomunitari, dove si moltiplicano i luoghi pubblici teatro di bivacchi, ubriachi, spacciatori, prostituzione, risse con vetro (in alcune zone proibito ma counque utilizzato), appartamenti sovraffollati, appartamenti Acer concessi senza più un controllo vero sulle reali condizioni di indigenza dei locatari, a scapito dei veri poveri. In alcuni casi, l'amministrazione si avvale dell'ausilio di organizzazioni come Cittattiva, che non fanno altro che fare mediazione sociale lascando tutto com'è, a favore dell'amministrazione, organizzando iniziative non volte all'integrazione ma iniziative solo per stranieri: cena algerina, aperitivo camerunense, apertivo polacco. Se visitate il sito, vedrete che le iniziative di inclusione sociale, mediazione empori, sono tutti ferme al più tardi al dicembre 2010, se non addirittura al 2009. Ve ne sono state altre? E se sì, perché non inserite? La signora Taddei del Pd dice che la situazione è peggiorata? Ma guarda.

E i volontari di Cittattiva non vedono, per esempio ai Giardini Speyer, tutto quello che accade sotto i loro occhi o fanno finta? Perché non fanno foto, non chiamano in diretta il 113 o la Polizia Municipale, dato che sono i migliori ausilii sul posto per le Forze dell'Ordine e potrebbero esserlo in tutti i quartieri? Oppure si deve lasciar correre per ordini dall'alto...? Penso che sarebbe meglio far posto, invece che a uffici di questo tipo, piuttosto a presidi delle Forze dell'Ordine, magari in borghese, sotto copertura, per poi agire e debellare definitivamente la piaga che affligge questo quartiere, così come gli altri citati. Come non ricordare la triste esperienza vissuta dai cittadini del Quartiere S. Agata, che per quasi due anni sono stati ostaggio della sordità del Sindaco e dei comportamenti da animali degli avventori dei negozi etnici? Alla fine sono state emesse ordinanze, compresa quella antivetro, quasi mai rispettata e grazie all'opera prima di Eugenio Costa (Pdl) e del sottoscritto, in colaborazione costante con la Questura, si è riusciti a venirne a capo, per ora, ma non certo per l'attenzione ai cittadini dell'amministrazione comunale. Altro problema è quello della carenza degli organici delle Forze dell'ordine: la Questura ha a disposizione due pattuglie per turno (3 se piove), per coprire un territorio come quello di Ravenna e a volte anche a supporto di comuni limitrofi. Facile dire che il Ministro Maroni e il Governo hanno attuato una politica dell'immigrazione sbagliata, hanno tagliato ancora gli organici delle Forze dell'ordine. E i parlamanetari del Pd, dell'IDV, di SEL che cosa hanno fatto per chiedere organici in aiuto di quelli già esistenti? Il Senatore Mercatali in che modo si prende cura del territorio? I Consiglieri Regionali di qualsivoglia colore, al di là dell'assurdo gioco delle competenze, cosa fanno per farsi valere nel campo della sicurezza, per Ravenna?

O succede come per la ripartizione dei contingenti dei docenti a livello provinciale, che chi ha il parlamentare che conta di più (Bologna, Modena, Rimini, ecc.) la spunta e ne ottiene di più? Come è successo che a Rimini l'esercito è andato in aiuto della Forze dell'Ordine? E i cittadini, in che modo contribuiscono veramente ad aiutare le Forze dell'Ordine? Se per ogni strada ci fosse un cittadino che collaborasse veramente, penso che le cose inizierebbero ad essere sì diverse. Ci sono poi i cittadini che di collaborazione ne danno ma si vedono scoraggiati quando vedono che tutto si fa, tranne che affrontare il problema. Quindi, al di là dei proclami e delle belle idee sui tavoli di concertazione, serve da parte dell'amministrazione aprire gli occhi, serve ascoltare veramente i cittadini, serve mettersi dalla parte dei ravennati e poi degli stranieri, serve fare vera integrazione e non creare ghetti. In conclusione, chi organizza gli interventi delle Forze dell'Ordine, si premuri di controllare di persona come stanno le cose, perché a volte quello che racconta chi amministra il territorio, sono favole istituzionali.
 

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