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Il caso Castelbolognese al centro del consiglio Provinciale

Il consiglio provinciale ha approvato all'unanimità un ordine del giorno presentato dal gruppo Pd che esprime "preoccupazione per gravi episodi di Castelbolognese"

Il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dal gruppo Pd che esprime “preoccupazione per gravi episodi di Castelbolognese". Nel documento si invitava “a rappresentare nell’ambito del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, istituito presso la prefettura di Ravenna, i motivi di preoccupazione  espressi dalla comunità di Castelbolognese, sollecitando un rafforzamento del coordinamento di tutte le strutture deputate all’ordine e alla sicurezza e della vigilanza soprattutto nelle ore notturne”.

Inoltre è stato chiesto di sostenere “le iniziative del Comune di Castelbolognese e dell’Unione dei Comuni (potenziamento delle videosorveglianza, miglioramento della pubblica illuminazione e della viabilità, realizzazione di un piano di riqualificazione urbana) che possono agire da deterrenti per un miglior controllo del territorio” e di “favorire l’organizzazione di momenti di confronto, di eventi pubblici e culturali in collaborazione con l’associazionismo locale e la scuola ,  per la diffusione di una cultura della legalità e del senso civico che affrontino il tema della sicurezza in un’ottica di integrazione sociale”.

“Stiamo parlando di atti gravissimi – commenta il consigliere del Pd, Ivan Neri - un regolamento di conti in cui ha perso la vita una persona, due accoltellamenti e altri fatti di criminalità, in un Comune dove non si erano mai verificati tanti episodi in così poco tempo, ma che viveva nella tranquillità, come gli altri del territorio.  L’aumento della criminalità è in parte favorito dal forte afflusso di traffico della via Emilia, strada che taglia in due il centro del paese, con la più alta densità di traffico della Provincia: oltre 25.000 automezzi al giorno; questo ha innescato anche un notevole ‘giro’ di prostituzione, con la delinquenza a essa legata; fenomeni che vanno assolutamente controllati intensificando la presenza delle forze dell’ordine e con l’aiuto di strumenti come la video sorveglianza”.

“I casi di malavita accaduti nell’ultimo periodo non riguardano persone residenti a Castel Bolognese e, a eccezione di un caso, le vittime erano persone già coinvolte in vicende di microcriminalità. Per queste ragioni – conclude il consigliere del Partito Democratico - ritengo privi di senso i paragoni tra Castel Bolognese e quartieri di altre parti del mondo conosciuti in quanto vi hanno la residenza numerosi pregiudicati e dove quasi quotidianamente si registrano ‘fatti spiacevoli’; Castel Bolognese, grazie anche all’ottimo lavoro della sua amministrazione, è sempre stata una città sicura.  L’amministrazione locale non ha mai sottovalutato il fenomeno della criminalità e, dopo gli episodi in questione, il Sindaco ha contattato più volte il Prefetto. Si sta valutando inoltre la possibilità di potenziare la video sorveglianza, sia aumentando le postazioni in sinergia con aziende private, sia dotando tutto il sistema di telecamere a più alta definizione, e con l’installazione di due varchi di video sulla via Emilia”.
 

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