Il Pd: "Valorizzare i prodotti agricoli del territorio e ‘a chilometri zero’"
Il consiglio provinciale di Ravenna ha approvato a maggioranza (due voti contrari, del Pdl; tre astenuti, Lega Nord e il presidente del consiglio, Rossi) un ordine del giorno sulle tematiche dell’acqua come bene comune
Il consiglio provinciale di Ravenna ha approvato a maggioranza (due voti contrari, del Pdl; tre astenuti, Lega Nord e il presidente del consiglio, Rossi) un ordine del giorno sulle tematiche dell’acqua come bene comune, “una risorsa pubblica la cui gestione non deve rispondere a logiche di profitto”. È stato invece respinto il documento proposto dalla Lega Nord sulle prospettive dei servizi integrati dopo il referendum.
“Il documento è il frutto di un accordo politico con le forze di centrosinistra, che ha consentito di superare i tre documenti contrapposti che erano stati proposti in precedenza. Si tratta appunto di una mediazione politica – ha commentato il consigliere provinciale Alberto Pagani, segretario provinciale del Partito democratico – che tiene presenti le diverse sensibilità delle forze politiche del centro sinistra. È stato grazie al loro sforzo che è stato possibile vincere il referendum. Questa linea politica valorizza per altro la buona esperienza di gestione che c’è in questo territorio grazie a società pubbliche come Romagna Acque, e partecipate, come Hera, che forniscono a tutti acqua buona, sempre e a prezzi ragionevoli, sottraendo questo bene comune alle logiche speculative. Contemporaneamente con il documento impegniamo gli enti pubblici a lavorare per colmare i vuoti normativi che si sono prodotti con il referendum”-