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Il Pdl guarda al futuro con i ragazzi di Giovane Italia

Si è svolto sabato mattina nella sede del coordinamento provinciale PDL un incontro con i giornalisti per presentare Giovane Italia, il movimento giovanile del PDL, che ha ricominciato la sua attività con nuove energie e forze fresche

Si è svolto sabato mattina nella sede del coordinamento provinciale PDL un incontro con i giornalisti per presentare Giovane Italia, il movimento giovanile del PDL, che ha ricominciato la sua attività con nuove energie e forze fresche. Alberto Ancarani, reggente pro-tempore del movimento, introducendo l’evento ha voluto sottolineare che la rinascita del movimento giovanile va nella direzione auspicata dal Segretario Alfano che ha chiesto una ripresa delle attività del movimento a tutti i livelli aprendosi al massimo a tutte le persone di buona volontà che siano interessate ai valori azzurri.

Ancarani, volendo sgomberare il campo da fraintendimenti o illazioni, ha tenuto a sottolineare che l’iniziativa non ha tuttavia nulla a che vedere con la dialettica e la campagna elettorale interna in vista dell’imminente congresso provinciale del PDL tanto più che molti dei ragazzi che fanno parte del movimento non avranno diritto di voto al congresso. In questa ottica è stata  ceduta la parola a quattro dei ragazzi che hanno deciso di scendere in campo mettendo la loro faccia sotto le insegne del movimento giovanile del PDL, senza attribuire loro alcun ruolo specifico a voler evidenziare ulteriormente il carattere corale assunto dal movimento giovanile che per ora opererà in particolare sul territorio del Comune di Ravenna.

Si tratta di Filippo Landi, 19 anni studente al Liceo Classico, Francesco Ventrella, 20 anni già rappresentante di Istituto al Liceo Classico ed ora studente in giurisprudenza presso la Facoltà di Ravenna, Andrea Galluzzi, studente a Giurisprudenza diplomato al Liceo Scientifico, Luigi Lorenzetti, 19 anni,  studente al Liceo Classico. Nel suo intervento Landi ha voluto spiegare la scelta di aderire al movimento motivandolo con lo sconcerto per l’uso strumentale che la sinistra ha fatto soprattutto nel mondo della scuola relativamente alla Riforma Gelmini sottolineando a maggior ragione la necessità di portare la dialettica politica a criteri di sincerità uscendo dalla propaganda fine a se stessa.

Ventrella ha invece particolarmente insistito sulla difficoltà dei giovani ad essere rappresentati oggi dalla politica a tutti i livelli evidenziando il coraggio di chi invece sceglie di scendere in campo in prima persona volendo guardare, a prescindere dalla propria fede politica, al bene collettivo e non a quello meramente partitico.

Dal canto suo Galluzzi ha enunciato i valori che lo hanno spinto ad intraprendere questa avventura: la libertà, l’autodeterminazione della persona, la meritocrazia, la valorizzazione delle individualità. Lorenzetti ha invece evidenziato la necessità di essere in politica non solo come giovani che fanno manovalanza ma piuttosto come nuove forze che possano incidere veramente sulle scelte del partito adulto, addirittura criticandone gli errori ed esercitando un forte impulso interno. I quattro hanno annunciato che a breve prenderanno forma le prime iniziative del movimento con incontri con gli altri partiti e con eventi anche benefici con i quali caratterizzare le proprie attività.

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