Il Partito Repubblicano di Ravenna esprime perplessità sulla vicenda dell’aumento delle tariffe HERA, e condivide la posizione delle molte associazioni di categoria che hanno manifestato criticità su di essa. In tempi di crisi, in cui la tutela delle realtà produttive e del lavoro dovrebbe essere la priorità dell’agenda politica, le amministrazioni dovrebbero svolgere il proprio lavoro con prudenza e chiarezza. Qualità che in questa vicenda mancano.

In primo luogo, infatti, non è comprensibile un aumento così oneroso delle tariffe, proprio in un momento storico in cui le imprese necessitano di una boccata di aria. In secondo luogo, il balletto su retroattività, destino delle ATO, tariffe del 2011 decise alla fine dello stesso anno, non fa che rendere ancora più opaca, ed incomprensibile la realtà per gli utenti, con gravi danni per l’economia del territorio. Vi è anche, in questo ambito, un problema politico, che noi Repubblicani abbiamo sollevato da tempo: il legame fra istituzioni di rappresentanza dei cittadini ed enti che forniscono servizi, spesso troppo grandi per essere messi in discussione, quanto fa bene alla democrazia? Come Repubblicani, siamo sempre dalla parte di coloro che, in un tale momento di crisi, continuano ad investire in capitale e lavoro.

Luisa Babini (segretario provinciale PRI Ravenna)
Alberto Ridolfi (segretario unione comunale PRI Ravenna)