Il vicesindaco di Ravenna: "L'inno di Mameli sia legge"

Il vicesindaco e presidente della Fondazione Museo del Risorgimento Giannantonio Mingozzi ha aderito all’iniziativa assunta dal presidente della Fondazione Giovanni Spadolini Cosimo Ceccuti, il quale ha chiesto al presidente del Consiglio Mario Monti che l’inno di Mameli, a conclusione del 150° anniversario dell’unità d’Italia, divenga per legge inno ufficiale della Repubblica italiana.

Come noto, l’inno di Mameli trova la sua legittimità in una delibera del governo De Gasperi del 1946 ed è in attesa tuttoggi che un atto definitivo lo riconosca formalmente come inno d’Italia. “Condivido l’iniziativa di Ceccuti – dichiara Mingozzi – perché l’inno di Mameli è parte integrante della storia patria e il governo Monti, al di sopra di rigidi schieramenti di partito, è in condizione di sottoporre al Parlamento l’atto definitivo che lo legittimi come inno nazionale, alla stregua di quanto è stato fatto in Francia per la Marsigliese e in Inghilterra per ‘God save the queen’. Ravenna è onorata di contribuire all’iniziativa di Ceccuti, in sintonia con l’impegno profuso in particolare nel 2011 dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la salvaguardia dei valori risorgimentali che sono stati alla base della costituzione dell’identità nazionale".

"A sostegno dell’iniziativa di Ceccuti, con l’associazione Ravenna Eventi, l’8 febbraio, vigilia dell’anniversario della Repubblica Romana, al teatro Alighieri offriremo alla città la ‘serata del Tricolore’, alla quale sono invitate le scuole, le imprese e tutte le associazioni che hanno contribuito alle celebrazioni del 150° - aggiunge il vice sindaco -.  L’orchestra da camera di Ravenna diretta da Paolo Manetti, con accompagnamento corale, eseguirà musiche di Mameli, Rossini, Verdi, Mascagni e Puccini; sarà con noi lo stesso Ceccuti”.