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Imu e tassa di soggiorno, il Pri chiede l'opinione della città

Il Pri vuole aprire un dibattito con la città e le categorie economiche, sul livello di tassazione da applicare e su come utilizzare i fondi che se ne ricaveranno

"Con l’introduzione dell’IMU tutti i cittadini, sono stati gravati da un’imposizione fiscale pesante. Dalla prima casa alle seconde; dagli immobili per le attività economiche e produttive ai capannoni degli imprenditori agricoli, tutti stanno dando un contributo rilevante. La crisi pesante che stiamo vivendo e la conseguente onerosità dei tributi gravano su tutti i cittadini del comune di Ravenna". E' quanto afferma Il Segretario U.C. Ravenna, Alberto Ridolfi.

"Anche i turisti che vengono a Ravenna per visitare una delle città d’arte più belle d’Italia, e dove si trovano mosaici unici al mondo, è opportuno che siano chiamati a contribuire con una piccola tassa di soggiorno - premette Ridolfi -. Infatti, beneficiando di servizi importanti che la comunità ha messo loro a disposizione, non si capisce il senso della polemica aperta su questo tema in questi ultimi giorni; anche perché, diversamente, si dovrebbe gravare ulteriormente sui cittadini ravennati per finanziare servizi e infrastrutture “rivolti“ ai turisti".

"Come PRI abbiamo espresso questa posizione che ci pare corretta, e i nostri amministratori, nei rispettivi ruoli, sono portatori delle posizioni del P.R.I. e non di posizioni personali - aggiunge Ridolfi -. Se la Giunta comunale ha pensato di introdurre una tassa di soggiorno per il 2013, significa che ne ha discusso al proprio interno, e ha deciso di deliberarla collegialmente. Se si è raggiunta la decisione di applicare la tassa di soggiorno, evidentemente tutta la Giunta ha concordato su questa impostazione".

"Appare dunque strumentale ricercare un “colpevole” dal momento che non esistono “colpe” individuali ma “scelte” collettive. In un quadro di risorse sempre più scarse, se si vogliono mantenere servizi adeguati a supporto del sistema turistico, si può decidere di tagliare altri servizi (quelli sociali rivolti alle fasce più deboli), oppure si può decidere di aumentare le addizionali IRPEF - prosegue il segretario U.C. Ravenna -. Ci è parso più corretto applicare ai turisti una piccola tassa di soggiorno che consentirà di mantenere inalterato tutto l’ appeal di Ravenna senza gravare sui cittadini residenti".

"Come PRI non siamo abituati a polemizzare, siamo invece interessati a confrontarci, soprattutto con chi ha idee diverse dalle nostre, poiché siamo laicamente convinti che il confronto sia sempre utile e aiuti a migliorare la qualità delle proposte - chiosa Ridolfi -. Per questo siamo interessati a confrontarci e, proprio sulla tassa di soggiorno, ci piacerebbe aprire un dibattito con la città e le categorie economiche, sul livello di tassazione da applicare e su come utilizzare i fondi che se ne ricaveranno".

Conclude l'esponente del PRI: "Siamo certi che gli operatori del settore potrebbero dare un loro importante contributo di idee in un momento di importanza critica non solo per la tenuta del settore turistico ma per tutta l’economia ravennate. Siamo un Partito che ha delle idee e fa delle proposte. Chiediamo alle Associazioni un incontro aperto invitando gli Albergatori e l’amico Filippo Donati, per un confronto su questo e altri temi. Il futuro sarà duro per tutti; meno polemiche e più collaborazione e confronto serviranno a trovare, insieme, le migliori soluzioni per un più armonico sviluppo turistico di Ravenna".

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