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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Nudisti, la sistemazione ideale? "Vicino la foce dei Fiumi Uniti"

Dopo l'incendio del 19 luglio, "la pineta Ramazzotti e la spiaggia prospiciente, riserve naturali dello Stato che costituiscono un unicum ambientale inscindibile, dovranno essere "lasciate in pace"

"Il convegno di sabato scorso, promosso dal Corpo forestale dello Stato, dal Comune di Ravenna e dal Parco Delta del Po, ha sciolto ogni dubbio su come procedere, per i prossimi 3/5 anni, affinché la pineta distrutta dall’incendio del 19 luglio possa tornare a nuova vita". E' quanto afferma l'esponente di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, ricordando che la lista civica l'11 agosto aveva proposto la " “Prima bozza di una proposta di indirizzo del consiglio comunale sulla ricostituzione della pineta di Lido di Dante”

Ancisi sottolinea che dal dibattito di sabato scorso è emerso che "la pineta e la spiaggia prospiciente, riserve naturali dello Stato che costituiscono un unicum ambientale inscindibile, dovranno essere “lasciate in pace”, preservate, come dicevamo, da “ogni fonte di possibile interferenza e/o disturbo”. Gli accessi, regolati e controllati, saranno limitati alle visite guidate orientate alla conoscenza e alla fruizione naturalistica delle aree protette".

Il capogruppo in consiglio comunale di LpRa sottolinea inoltre che "dopo la sintonia di intendimenti registrata nell’incontro del 6 agosto tra il sindaco e i vertici della Forestale, sostenemmo per primi, attirandoci molte polemiche, poi rientrate, che sarebbe stata necessaria “la messa in opera di una recinzione”, al fine di “precludere il libero accesso all’area”, riservando solo “un tratto minimale” della spiaggia “verso l’abitato di Lido di Dante ad uso dei campeggi e della libera balneazione”. Così sarà, con la posa, a primavera, di una recinzione alta un metro che, oltre a delimitare la pineta, sbarrerà il passaggio verso la spiaggia oltre lo stradello che consente agli ospiti del campeggio Classe di accedere all’arenile. Esattamente come raffigurato nella mappa tratteggiata da Pasquale Minichini di Lista per Ravenna già nell’agosto scorso".

"L’unica finalità che Lista per Ravenna ha perseguito nell’azione paziente e instancabile di orientamento del consiglio comunale e di sostegno al Corpo forestale, è stata di “garantire una regolare ripresa della successione vegetale dopo l’incendio”, evitando che sia compromessa da malesseri “che nel sito sono di natura antropica e legate alla modalità di fruizione e frequentazione dell’area” - chiosa Ancisi -. Nulla a che vedere con la volontà di allontanare i nudisti, anche se è evidente che, almeno fino a quando la situazione non sarà restituita alla normalità, la spiaggia di Lido di Dante dovrà restringersi al confine indicato: per tutti i bagnanti, nudisti o in costume, senza pregiudizio".

INDIVIDUARE UN’AREA RISERVATA AI NUDO-NATURISTI - "Adesso - rimarca l'esponente di LpRa - tocca al sindaco e alle associazioni o gruppi nudo-naturisti (ANER, Amici della Bassona…), trovare, entro il limite imposto dalla necessità di ricostituire la pineta, una soluzione che sia rispettosa dei diritti degli uni e degli altri. Il sindaco, richiamando la disponibilità offerta dal piano dell’arenile del 21 dicembre 2009, aveva dichiarato, il 15 giugno scorso, relativamente alla possibilità di allestire e attrezzare un’area riservata ai nudisti, dotata dei necessari servizi e distinta da quelle destinate alla libera balneazione, che “il Comune è disponibile ad individuare un’area che abbia le caratteristiche di sostenibilità e compatibilità… Adesso tocca ai privati che vogliono una concessione”".

"Il 19 giugno la sezione ravennate della Società di Salvamento aveva chiesto, allo scopo, un’area connessa al campeggio Classe - ricorda ancora Ancisi -. L’idea di Lista per Ravenna - che aveva indicato come possibile dal punto di vista della sostenibilità ambientale, previo accordo da negoziare con la proprietà privata, per salvaguardare gli interessi reciproci suoi e della comunità - era quella di realizzare un campo per nudisti negli ultimi 250 metri di spiaggia di Lido Adriano verso la foce dei Fiumi Uniti, quindi al confine con Lido di Dante. Chi ha proposte migliori non si limiti a dire no e si faccia avanti".

Conclude Ancisi: "Bisogna solamente avere chiari due concetti. La spiaggia a sud di Lido di Dante, oltre i campeggi, non è destinabile alla balneazione; dell’area per nudisti devono farsi carico i privati interessati alla sua fruizione e/o alla sua gestione imprenditoriale: il Comune può esserne il facilitatore e il regolatore".

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