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Incidenti a ripetizione, "Ricordiamoci il dovere e senso di responsabilità"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Ci stiamo abituando a leggere a ripetizione sulla stampa notizie a tutta pagina di incidenti stradali troppo spesso gravi. Giovedì, un’anziana 78enne si è scontrata, in sella alla sua bicicletta, con un’auto in via Val Gardena, all’intersezione con via Fontana, rimediando un codice di massima gravità. Mercoledì, alle Bassette, un camionista ha perso la vita nello scontro tra due camioncini. Pochi giorni prima, un 81enne, investito su un passaggio pedonale all’altezza della rotonda Gran Bretagna, è stato portato in elicottero all’ospedale di Cesena.

A prescindere dai casi singoli e dalle singole “colpe”, il fenomeno ci obbliga a chiederci cosa possiamo fare per invertire questo trend drammatico, se non tragico. Sicuramente dovremmo tutti prestare la massima attenzione a moderare la velocità, a rispettare le indicazioni stradali, a guidare in condizioni di lucidità e di sobrietà e a non distoglierci dalla guida, evitando di occuparci d’altro. Dobbiamo anche raccomandarlo a chi guida, quando gli siamo accanto, specie se si viaggia con minori o con persone anziane, né dobbiamo contribuire a distrarlo.

Ma la pubblica amministrazione ha il dovere di fronteggiare e di risolvere le cause o concause degli incidenti dovute alla cattiva o pessima condizione della viabilità, specie dove gli scontri sono ripetuti o dove le strade non sono adeguate a sopportare elevati volumi e intensità di traffico: prime tra tutte le nostre tangenziali e gli attraversamenti di Fosso Ghiaia, Camerlona e Mezzano/Glorie da parte della statale Adriatica. La condizione critica generalizzata, spesso disastrosa, delle pavimentazioni stradali pone pure il problema di come ne vengano fatti e controllati i lavori di rifacimento, quando finalmente si provvede, visto che di lì a poco sono nuovamente collassate. Prendo ad esempio le strade che percorro ogni giorno, via Trieste, che a breve sarà ulteriormente rifatta, e via Attilio Monti, l’impropria camionabile che attraversa il ponte mobile, ormai più buche e sconquassi che lastricato. Vanno anche rafforzate la segnaletica e le misure atte ad evidenziare e ad evitare i pericoli, specie all’altezza delle strisce pedonali e degli incroci a rischio.

Durante i week end, sette volte su dieci la causa degli incidenti più gravi, provocati da velocità eccessive e sorpassi azzardati, è l’alcool, se non la droga. Al riguardo, i controlli e la repressione delle forze dell’ordine sulle strade più transitate sono da rafforzare e da svolgere con la maggiore intensità. Ma voglio solo dire, in definitiva, che, per non assuefarci alle stragi,  dobbiamo prendere coscienza che le parole d’ordine da osservare, sia dagli utenti della strada che dalle autorità, sono “dovere” e “senso di responsabilità”".

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