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"Incrocio maledetto", T-Red e multe. Ancarani: "Potrebbe causare anche più danni"

"Premesso dunque che l'obiettivo possa apparire lodevole, le perplessità su quella scelta restano tutte, perchè la conformazione stessa di quell'incrocio in alcuni casi rende tecnicamente impossibile non passare col rosso", evidenzia Ancarani

Perplessità sui T-Red nel cosiddetto "incrocio maledetto". A manifestarla, a pochi giorni dalla fine della sperimentazione, è il consigliere comunale di Forza Italia, Alberto Ancarani. "Ci rendiamo perfettamente conto che dopo anni e anni di inefficienza ed inerzia sia da parte di Anas sia da parte delle varie amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni che non hanno saputo o voluto pungolare a dovere il gestore della rete stradale nazionale, la particolare sensibilità del Sindaco Matteucci nei confronti delle ennesime vittime della pericolosità di quell'intersezione, abbia portato alla decisione di installare le telecamere per multare chi passa col rosso", evidenzia l'esponente azzurro.

Premesso dunque che l'obiettivo possa apparire lodevole, le perplessità su quella scelta restano tutte, perchè la conformazione stessa di quell'incrocio in alcuni casi rende tecnicamente impossibile non passare col rosso - chiosa Ancarani -. Ci riferiamo in particolare al caso della svolta a sinistra quando dal senso opposto – e la cosa è tutt'altro che infrequente - i veicoli arrivino in numero talmente elevato che chi sta attendendo di avere spazio libero per la svolta a sinistra non può che passare quando l'ultima auto che proviene dal senso opposto abbia deciso di rischiare di passare anche al limite del giallo-rosso e dunque essa stessa rischiando la multa".

"Per comprendere quanto sopra basta avere attraversato qualche volta quell'intersezione, senza bisogno di essere degli esperti di traffico - prosegue Ancarani -. A tale evidenza empirica vanno poi aggiunte le ottime considerazioni giuridiche effettuate dall'avvocato Massimiliano Nicolai per conto dell'Automobile Club Padania di cui la stampa ha dato conto a proposito della competenza dell'autorità comunale a installare dette apparecchiature e a notificare contravvenzioni per infrazioni commesse su quel tipo di arteria con le conseguenti probabilissime cataste di ricorsi e il rischio che gli automobilisti finiscano per vincerli in quanto il diritto potrebbe propendere per la loro parte".

"Riteniamo dunque opportuno un ulteriore approfondimento prima di mettere in moto una macchina infernale che potrebbe causare anche più danni di quelli, già occorsi, spesso peraltro anche pagati con vite umane - conclude l'esponente di Forza Italia -. A questo ragionamento inoltre non può essere estraneo anche un ragionamento economico in quanto il combinato disposto delle due criticità sopra espresse potrebbe dimostrare che nonostante il nobile intento di partenza, il denaro pubblico utilizzato per tali apparecchiature potrebbe non essere affatto speso bene.

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