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Infrastrutture, Fusignani: "E45 una priorità, le istituzioni si muovano all'unisono"

E' quanto afferma Eugenio Fusignani, vicesindaco di Ravenna e segretario provinciale del Pri. 

"E' sempre più necessario che il sistema istituzionale romagnolo si muova all’unisono per evitare che la nostra competitività e la capacità dimostrata dai nostri imprenditori di saper fare impresa si infranga sugli scogli di collegamenti inadeguati nella direttrice principale che resta l’asse nord-sud tanto per la movimentazione su gomma quanto per quella su ferro". E' quanto afferma Eugenio Fusignani, vicesindaco di Ravenna e segretario provinciale del Pri. 

Analizza Fusignani: "Nella visione strategica dei collegamenti per il nostro territorio è importante la realizzazione di un asse nord-sud che garantisca sviluppo e nuovi investitori. In questo senso la E-55 resta la principale infrastruttura da realizzare anche perché al contempo garantirebbe non solo una via privilegiata per i traffici merci ma anche collegamento più diretto e sicuro con Venezia. I recenti tragici incidenti che riportano d’attualità le varianti alla SS16 fanno capire come proprio queste varianti potrebbero essere progettate e realizzate come parte della nuova E-55".

"D’altronde I dati sull’andamento dei traffici portuali nei primi quattro mesi non consentono più ritardi o distrazioni. Soprattutto se messi in relazione non solo agli improrogabili lavori portuali, ma anche proprio allo stato delle infrastrutture e dei collegamenti. In questo senso invece, da quanto si legge in questi giorni, pare tenere banco il solo aspetto legato alla SS67 via Ravegnana - continua -. Tuttavia l’esigenza di dare comunque una risposta al collegamento con Forlì, non è minimamente paragonabile a quello di collegare Ravenna, il suo porto e il suo indotto economico-produttivo, col resto d’Europa. Come il consigliere Ancisi, - al quale va riconosciuto il merito di aver posto per primo in maniera seria il tema della Ravegnana – anch’io sono soddisfatto per l’inserimento dei lavori della SS67 nel Prit. Purtroppo non posso dirmi altrettanto soddisfatto per quello che riguarda la riqualificazione della E-45 e soprattutto quella della E-55, sia nel prioritario adeguamento del tratto con Cesena, sia nella più strategica realizzazione del collegamento col nord d’Italia e l’Europa".

"D’altronde sono ben chiari i danni che l’interruzione della E-45 a causa del viadotto puleto ha determinato nel nostro territorio e nel nostro porto. Ecco perché occorre attivare subito un confronto con la nuova amministrazione Cesenate - osserva -. Anche perché le prime valutazioni fatte dal neo Sindaco Lattuca, sono le medesime della nostra amministrazione come peraltro ribadito anche recentemente dal Sindaco De Pascale. Usare la Ravegnana come strumento di polemica politica è anche legittimo ma questo significa non avere ben chiare tanto le strategie sui collegamenti quanto la visione dello sviluppo del bacino romagnolo e di Ravenna in particolare. Lo stesso dicasi per il rispetto dei territori come quelli delle Ville Unite che, con le ipotesi circolate, al di là dei costi improponibili e delle difficoltà di realizzazione, sarebbero fortemente penalizzati da assetti patrimoniali privati profondamente modificati, con flussi impropri di traffico senza che tutto questo determini i benefici che, invece, comporterebbe un corretto adeguamento con varianti fuori sede dell’attuale tracciato della SS67".

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