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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Nomina del presidente dell'autorità portuale, Pini: "Il Governo sbugiarda Mingozzi e De Pascale"

Caustico il commento di Pini, che dà una sua lettura politica alla risposta del Governo: "Il tentativo di scaricare sul Ministero lo stallo dato dallo scontro tra Autorità Portuali e le lobby locali del Partito Democratico è miseramente fallito"

La Lega Nord ha ottenuto in tempi brevi una prima risposta dal Governo sul futuro del Porto di Ravenna e della relativa presidenza dell’Autorità Portuale. Il deputato Gianluca Pini, che gia’ nei giorni scorsi aveva sollecitato il ministro Graziano Del Rio ad un presa di posizione, ha presentato un'interrogazione per sapere "se ci fosse un’indicazione di massima rispetto ai tre progetti presentati dall’Autorità Portuale", e "come intendesse procedere per la nomina - o il rinnovo - del presidente della stessa Autorità portuale".

"Sorprendenti e per certi versi contraddittorie rispetto a quanto si legge da parte dell’AP e da parte del PD locale, le risposte del Governo - commenta la Lega -. Riguardo ai tre progetti, il Governo se ne lava sostanzialmente le mani tanto da mettere nero su bianco un concetto semplice e pilatesco: “Il Tavolo Tecnico non ha alcun potere decisionale né può surrogare in alcun modo gli organi dell'Autorità portuale di Ravenna e le altre Istituzioni locali coinvolte, alle quali spetta, in ultima istanza, pronunciarsi nel merito”. Tradotto dal burocratese ministeriale significa “Noi facciamo da arbitri, ma la partita la è vostra; se non siete in grado di giocare, noi non sappiamo che farci” pertanto ora vi è la certezza che il continuo rinvio da parte dell’Autorità Portuale e del Comune a decisioni da prendersi sul Tavolo Tecnico del Ministero sono solo perdite di tempo e fumo negli occhi".

Prosegue il Carroccio: "Ancor più sibillina la risposta al secondo quesito, quello sul rinnovo dell’Autorità Portuale, che di fatto sbugiarda sia le posizioni di Mingozzi che di De Pascale. Il Governo infatti chiarisce che “Circa le scadenze elettorali amministrative locali, si ritiene possibile addivenire alla nomina (del oresidente dell’Autorità portuale ) ancor prima della data del 12 giugno”. Tuttavia rispetto a questo punto vi è una premessa forte, che di fatto congela sia ogni ipotesi di rinnovo quanto quella di una nuova nomina in quanto lo stesso governo ammette che “A fronte dell'avvio dell’iter di riforma del sistema portuale nazionale si ritiene che i tempi di perfezionamento del provvedimento in questione siano alquanto brevi e, pertanto, appare verosimile un'entrata a regime della Riforma già prima della prossima estate”. Pertanto, in buona sostanza, non pare vi sia l’intenzione di forzare la mano da parte del Governo sulla nomina del Presidente dell’AP, ma piuttosto di attendere che l’iter della riforma sia completato dal passaggio parlamentare procedendo di fatto ad un commissariamento, come lo stesso deputato romagnolo aveva ipotizzato settimane fa".

Caustico il commento di Pini, che dà una sua lettura politica alla risposta del Governo: “Il tentativo di scaricare sul Ministero lo stallo dato dallo scontro tra Autorità Portuali e le lobby locali del Partito Democratico è miseramente fallito e tutte le colpe dei ritardi rimangono in capo ad Autorità Portuale, Provincia e Comune che non sono stati in grado di trovare una soluzione congiunta, segno dell’incapacità della classe dirigente del Pd, De Pascale in primis in quanto segretario". "Sulla nomina del presidente poi - prosegue Pini - mi pare vi sia molta prudenza da parte del Governo, anche qui segno di una assoluta incertezza sull’esito della elezioni amministrative e di una minor arroganza rispetto al Pd locale che oramai ritiene il bene pubblico una cosa propria". "Stante l’impossibilità politica di una proroga di Di Marco, - conclude Pini - nei prossimi giorni incontrerò Del Rio per sincerarmi che il nome del commissario sia di livello e che sia equidistante dalle forze politiche in campo che si contenderanno il Comune, in modo che il Porto non sia terreno di scontro politico ma sia argomento di progettualità seria per il rilancio dell’economia ravennate".

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