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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Lido di Dante, lo scirocco spinge le alghe a nord: "Modificare le barriere sul litorale"

"4-6 persone del bagno Classe raccolgono da allora, giornalmente, alle prime luci dell’alba, tra i 100 e i 400 chilogrammi di alghe", afferma il leader di LpRa, Alvaro Ancisi

L'invasione di alghe nel litorale di Lido di Dante al centro di una nuova interrogazione del capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi. Il fenomeno, grazie al vento di scirocco, si esteso anche nell'area settentrionale. "Se si fosse avuta una settimana di forte scirocco, l’invasione avrebbe potuto essere generale", afferma Ancisi, che ricorda come il 18 giugno e il 6 luglio scorsi evidenziò "un allarme sulla proliferazione massiccia di alghe nella cella sud del litorale, manifestatasi intensamente già nella stagione 2013 e in atto quest’anno, con progressiva espansione, fin dal mese di maggio".

"4-6 persone del bagno Classe raccolgono da allora, giornalmente, alle prime luci dell’alba, tra i 100 e i 400 chilogrammi di alghe - afferma il leader della lista civica -. Ammassate agli estremi dell’area di concessione del bagno in due collinette (del disonore, si potrebbe dire), venivano raccolte da Hera inizialmente un giorno la settimana, da giugno tre volte, occupando finanche un mezzo autocarro. Il fenomeno è dovuto alla conformazione delle scogliere poste a difesa di questo litorale. Le alghe si accumulano al loro interno nella cella sud e lì proliferano, non potendone più uscire mancando  uno sbocco per il ricambio dell'acqua".

Continua Ancisi ha riportato quanto osservato dalla responsabile di Daphne, la struttura oceanografica del Centro Ricerche Marine di Cesenatico, che, sollecitata sul problema, ha evidenziato come il potenziamento delle barriere sul litorale di Lido di Dante, “se da un lato riduce l'erosione, purtroppo riduce la circolazione delle acque” con possibile “crescita e proliferazione di macroalghe. La rimozione meccanica delle macroalghe resta al momento il solo intervento per rendere appetibile la spiaggia e al fine di evitare che si formino odori sgradevoli a seguito di decomposizione. Verificare una ‘modifica’ delle barriere, per facilitare la circolazione, potrebbe essere programmata a fine stagione, per evitare che analoga situazione si presenti e/o degeneri anche per gli anni prossimi”.

Al riguardo, il bagno Classe si è dichiarato disposto “a tenere chiuso lo stabilimento un giorno per aprire un varco nel pennello di fianco a noi e smontare gli ombrelloni che eventualmente intralciassero i lavori” utili a favorire il ricircolo delle acque: “Lavorando da terra non danneggeremmo nessun altro tranne noi stessi”. Per Ancisi "un riesame generale sulla funzionalità delle barriere, a prescindere anche dalle alghe, si impone comunque, dato che al loro interno, su tutta la spiaggia, la qualità della balneazione è tanto scadente da indurre i bagnanti ad immergersi oltre".

Ancisi ricorda l’interrogazione del 6 luglio: “Occorre affrontare tempestivamente il problema perché non può essere scaricato sul solo operatore balneare più direttamente colpito. È comunque disdicevole sul piano generale e potrebbe prodursene, se non tempestivamente affrontato, un’estensione”. Essendosi ciò puntualmente verificato, chiedo dunque, al sindaco se intende adoperarsi affinché i lavori più urgenti di modifica delle barriere siano effettuati al più presto nella presente stagione turistica". 
 

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