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Isis, Matteucci: "Ravenna è unita contro il terrorismo". Ancisi: "Moschea attira estremisti"

Il primo cittadino, riferendo la vicenda dell'extracomunitario e le modalità dell'arresto, ha tenuto a ringraziare le forze dell'ordine

"La comunità ravennate esprime il proprio impegno unitario e compatto contro il terrorismo e a sostegno delle azioni dello Stato per contrastarlo". Il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, ha aperto la seduta del Consiglio comunale di giovedì pomeriggio con una comunicazione relativa al fermo del giovane  tunisino sospettato di volersi arruolare nelle fila dell'Isis. Il primo cittadino, riferendo la vicenda dell'extracomunitario e le modalità dell'arresto, ha tenuto a ringraziare le forze dell'ordine.

"Il fermo - ha ricordato il primo cittadino - è stato effettuato applicando per la prima volta, la disposizione contenuta nella nuova normativa contro il terrorismo che, in particolare, sanziona la condotta di chi si arruola, in modo autonomo, in un' organizzazione terroristica, impedendone così la partenza verso i paesi in guerra. La legge introduce misure per il contrasto delle attività di proselitismo attraverso il web che è uno strumento ampiamente sfruttato dall'Isis  per cercare nuovi adepti e per veicolare i suoi messaggi di distruzione e di morte. Si tratta senz'altro uno strumento importante, ma quello del terrorismo internazionale è un tema molto complesso, che richiede nuove misure e unità di intenti  a livello internazionale".

Appena ho appreso la notizia, ho telefonato al Prefetto per dire per ringraziare le forze dell'ordine per l'arresto dell'uomo. Sono in contatto con Salvatore Russo, per tutti gli sviluppi del caso. Confermo che il livello di attenzione delle nostre forze dell'ordine nel contrasto della nuova minaccia terroristica è alto e costante". Matteucci ha evidenziato come "la vicenda del fermo del presunto terrorista dell'Isis nella nostra città, riporta in primo piano l'attenzione sul tema del terrorismo internazionale e delle minacce di una parte del mondo islamico, quella più estremista e violenta, nei confronti del nostro e di altri Paesi. Nello stesso tempo si intreccia con un altro episodio doloroso, l'ennesima ecatombe di migranti nel canale di Sicilia. Il Presidente del Consiglio Renzi ha messo in guardia sul pericolo che su quei barconi di disperati non ci siano solo famiglie innocenti. Dunque i controlli dovranno essere più stringenti".

Per il sindaco di Ravenna, "entrambe le emergenze non possono essere fronteggiate solo con le leggi dei singoli Stati, ma ci deve essere un ampio coinvolgimento a livello internazionale, perché  nessuno può chiamarsi fuori e ignorare quelle che sono le due più grandi emergenze del nostro secolo.". "Non è la prima volta, purtroppo, che l'Italia deve fare i conti con il terrorismo - ha evidenziato il primo cittadino -. Pensiamo agli anni di piombo, agli attentati sui treni, alle stragi che oltre una trentina di anni fa, hanno insanguinato il nostro Paese".

"Allora ci fu una rivolta delle coscienze che portò tutti, forze politiche e  sociali, istituzioni, associazioni, cittadini a marciare nella stessa direzione, a fare fronte comune contro un disegno eversivo che voleva distruggere la democrazia - ha concluso -. In quell'occasione insieme siamo riusciti a respingere quel durissimo attacco al cuore dello Stato. Sottolineo insieme, perché in questi momenti difficili deve prevalere il dialogo per trovare strumenti comuni per combattere le emergenze. La comunità ravennate esprime il proprio impegno unitario e compatto contro il terrorismo e a sostegno delle azioni dello Stato per contrastarlo".

LE OPPOSIZIONI - Alberto Ancarani, capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia, ha ricordato come fu canzonato di "gridare al lupo al lupo" quando presentò un'interrogazione sulla presenza di cellule Isis a Ravenna: "Era vero". Anche Paolo Guerra della Lega nord torna sulla seconda moschea d'Italia. "Non associo i terroristi a luoghi di culto. Ma non mi stupisco che si possano nascondere tra i fedeli". Nereo Foschini, di Ncd, ha rimarcato che la "comunita' ravennate si è dimostrata contagiata", per cui occorre "riflettere se le misure adottate per certe zone della città finora hanno dato risultati o no. Siamo disponibili al confronto se c'è la volontà politica di farlo". Il capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, ha puntato il dito contro il luogo di culto islamico delle Bassette. L'arresto, ha affermato, "potrebbe non rimanere un caso isolato. La seconda moschea d'Italia e' un fattore che puo' avere richiamato certi estremismi". E cosi' Ravenna diventa una "piccola capitale dell'islamismo", creando un "terreno in cui c'e' piu' liberta per portare avanti idee estremiste". Serve maggiore attenzione, anche sui barconi "l'1% a bordo puo' essere di questa razza".

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