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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Isole interrate, Ancisi: "Partito Democratico nudo su ambiente urbano"

Il capogruppo di Lista per Ravenna, attacca il partito di maggioranza dopo il consiglio comunale infuocato dedicato a isole interrate e parcheggio nel cosiddetto “parco delle lucciole”

L’ultima distribuzione all’ingrosso di droga informativa, sempre copiosa, da parte del sindaco “anti-droga” è la cronaca on line di quattro ore di discussioni in consiglio comunale, terminate alle 20 di ieri sera, su due mie iniziative, contrarie alla costruzione rispettivamente di nuove isole interrate per i rifiuti nelle piazze storiche e di un parcheggio nel cosiddetto “parco delle lucciole”.
Su entrambe le discussioni il risultato effettivo politicamente rilevante è che il sindaco e il PD sono rimasti soli, non più soltanto nella società civile, ma nell’assemblea elettiva della città, a sostenere le isole interrate nel centro storico e un parcheggio nell’area verde “delle lucciole”. Lo si è constatato sulle isole interrate non solo per il voto compatto di tutta l’opposizione (di centro-destra, civica e movimentista), ma per le dichiarazioni chiarissime di SEL e Italia dei Valori e per il voto contrario della Federazione della Sinistra, oltre che per l’assenza strategica del consigliere del PRI, che pure era presente all’appello; ma lo si è visto plasticamente quando il PD è rimasto solo a votare per il parcheggio nel parco delle lucciole, su cui SEL, IdS e FdS si sono astenuti dichiarando la loro contrarietà, mentre il PRI era da un’altra parte.

L’opposizione non ha chiesto un referendum, come dice il sindaco, ma di consultare i residenti nel capoluogo sull’ipotesi di costruire altre tre isole interrate nelle piazze del centro storico, dopo quelle nelle piazze Andrea Costa e Anita Garibaldi. Tale tipo di semplice consultazione, a costo zero, praticabile on line da casa o recandosi semplicemente negli uffici URP del Comune in orario d’ufficio, è prevista dallo Statuto del Comune come strumento ordinario per conoscere come la pensano i cittadini su temi dibattuti. Il sindaco e il PD, avendo paura dell’opinione della gente, si sono opposti, cercando di smontare la democratica richiesta dell’opposizione con dichiarazioni estemporanee secondo cui nuove isole interrate non si faranno “perché al momento non ci sono i soldi”. Ma queste sono chiacchere da festival dell’Unità. Nella pubblica amministrazione post-fascismo contano gli atti degli organi elettivi. Nel Comune di Ravenna resta in vigore la deliberazione del consiglio comunale del 1° novembre 2006 la quale, dando il via alle prime due isole interrate, approvava un progetto che ne prevedeva e prevede tuttora altre tre in altrettante piazze del centro storico: deliberazione che il PD, da solo, si è rifiutato di correggere.

Altra verità è che solo il PD mantiene, testualmente, il parcheggio sull’area delle lucciole “nel novero delle possibilità”. La mia mozione chiedeva di escluderlo, non riuscendo peraltro a capire il senso che se ne faccia uno “provvisorio”, comunque costoso (richiedendo apparecchiature per la video-sorveglianza e la chiusura automatica, oltre che per il pagamento dei ticket), a fronte di un successivo inattendibile smontaggio. Non sono credibili neppure le sventagliate di ipotesi A, B, C, ecc., fino all’esaurimento dell’alfabeto, tutte campate nella testa di Matteucci, ma non suffragate da una riga di impegno, sulla questione del parcheggi sostitutivi di piazza Kennedy: tanto meno si può credere che il governo crei una corsia preferenziale per Matteucci sull’uso delle solo aree esterne dell’ex caserma dell’esercito in assenza di un progetto generale organico di riutilizzo dell’immobile, tuttora molto controverso. Perché il parcheggio non s’ha da fare? Perché il piano regolatore stabilisce che sia un’area di verde pubblico; perché insiste su una zona residenziale a fondo chiuso e con una viabilità tormentata, che non sopporta un aumento del traffico e dell’inquinamento atmosferico conseguente; perché sarebbe a ridosso del percorso delle mura storiche, appena costosamente restaurate per essere valorizzate e non mortificate; perché a ridosso anche delle carceri, con i conseguenti problemi di sicurezza e di sorveglianza; perché costerebbe 300 mila euro.  

Alvaro Ancisi
capogruppo Lista per Ravenna

 

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