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"La morte della Pialassa del Piombone: affogata tra progetti e fango"

E' quanto si legge in una nota, riguardante la Pialassa del Piombone, firmata dal MeetUp A Riveder Le Stelle di Ravenna.

"La peggiore delle profezie, preannunciata da comitati, associazioni ambientaliste e da alcuni gruppi politici ormai da oltre un decennio, pare essersi avverata. Cittadini sconvolti segnalano la morte della Pialassa del Piombone. L’antica laguna, mirabile opera di ingegneria idraulica settecentesca, paradiso naturale e bellezza unica del nostro patrimonio ambientale, tutelata dalle leggi italiane ed europee, sembra definitivamente affogata sotto i progetti del “partitone” ed il fango delle speculazioni portuali".

E' quanto si legge in una nota, riguardante la Pialassa del Piombone, firmata dal MeetUp A Riveder Le Stelle di Ravenna.

"Soldi pubblici per distruggere un patrimonio di biodiversità ed una zona umida: al recente convegno dal titolo “Le oasi palustri ravennati: un paesaggio instabile e minacciato” è stato sottolineato il valore ecosistemico (e quindi quantificabile in denaro) delle zone umide. Da anni lo abbiamo scritto, avendo collaborato anche all’esposto grazie a cui, nel 2013, furono sospesi i lavori fuori regola diretti dall’onnipresente Claudio Miccoli, la pialassa è stata utilizzata come discarica di fanghi di dragaggio, e l’interrimento a cui sta andando incontro completerà con molta probabilità l’opera, rendendo disponibili centinaia di ettari, prosciugati e marcescenti, per lo smaltimento di molti altri fanghi del Candiano".

"Un volo aereo effettuato qualche giorno fa da questo MeetUp grazie alla disponibilità del consigliere della zona del Mare di Lista per Ravenna Luca Rosetti, ha mostrato la questione in tutta la sua drammaticità: si vede una marea di fanghi sversati dentro l’area umida, probabilmente fuoriusciti dalla nuova cassa di colmata da circa 11 ettari realizzata dentro al SIC/ZPS ed edulcorata con la denominazione “piazzale per movimentazione mezzi”. Il progetto di ricircolo delle acque che da la vita alla pialassa pare a tutti gli effetti fallito, tant’è che alcune zone sono ormai ostruite dal fango, le barene sono incomplete e il canale circondariale Piombone è bloccato ad uno dei due ingressi. I canali di progetto, stando alle riprese, dovrebbero essere già stati scavati, ma evidentemente non funzionano, tant’è che il presidente dell’Autorità Portuale, senza batter ciglio, dichiara che “la pialassa non sarà più navigabile”. Ma conosce le varie profondità che caratterizzavano la valle? Conosce i dislivelli delle maree che rendevano sempre navigabili alcuni tratti della pialassa? Cosa intende per “condizione permanente”, quando i dislivelli delle maree, variabili da mezzo metro ad oltre un metro, sono (o erano) di certo un fatto non “permanente”? La quote dei canali interni segnavano da progetto – 2 metri. Non bastano per passarci con una barca a fondo piatto? Ma sa di cosa parla, il dottor Rossi?" continua la nota dei 5Stelle.

"Anche la frase dello stesso Rossi che annuncia i lavori in dirittura d’arrivo perché già completati al 90% suona di grottesca presa in giro, dato che le immagini sembrano mostrare tutt’altro. A meno che Rossi non si riferisse a lavori diversi e non agli “Interventi di risanamento della Pialassa del Piombone e di separazione fisica delle zone vallive dalle zone portuali mediante arginatura naturale” come è stato spacciato a parole gentili il progetto. Perché, cosa c’è di meglio per favorire il circolare delle acque, se non tirare su un bell’argine largo oltre 50 metri e alto 4 metri? Ricordiamo una commissione in cui l’assessore all’ambiente Guerrieri ci invitò a stare sereni e a riparlarne dopo un po’ di anni. Vedremo, dopo un po’ di anni, cosa verrà raccontato stavolta alla commissione consiliare in programma sul tragico epilogo". 

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