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La Pigna: “Necessario ridurre gli affitti per le attività economiche e artigianali del centro storico”

"Gli affitti dei locali dedicati alle attività economiche ed artigianali del centro storico sono tra i più alti" dice Verlicchi (Pigna)

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Gli affitti dei locali dedicati alle attività economiche ed artigianali del centro storico sono tra i più alti. Questo fattore, unito alla forte riduzione dei consumi anche in virtù della grave crisi economica che attanaglia il nostro Paese da oltre 10 anni, ha fatto si che negli anni molte attività del centro siano state costrette a chiudere, a volte anche a seguito di un fallimento.  Ora, l’emergenza Coronavirus interviene a rendere ancor più traballante una economia già fortemente provata, accrescendo il rischio di chiusure. 

Il nostro centro storico, salotto della città, già da tempo versa in uno stato di completo abbandono da parte delle Istituzioni. Ora più che mai, risulta necessario che il Comune di Ravenna intervenga per aiutare il rilancio economico del nostro centro storico, infondendo fiducia negli operatori commerciali.  Affinché si possa raggiungere questo obiettivo, abbiamo elaborato una serie di proposte, tradurre in atti depositati per la discussione in Consiglio comunale. 

Proprio a proposito di affitti, proponiamo al Sindaco Michele de Pascale ed alla sua amministrazione, di deliberare al più presto un contributo economico a favore dei proprietari degli immobili affittati ad attività commerciali ed artigianali.  In buona sostanza, la nostra proposta consiste in un intervento del Comune di Ravenna, che andrà a premiare i proprietari degli immobili, attraverso un contributo economico calcolato sulla base dell’IMU pagata, che accorderanno alle imprese conduttrici (commercio al dettaglio - esercizi di vicinato e di artigianato di servizio aperto al pubblico) una riduzione del canone di affitto non inferiore al 20%. 

E’ peraltro notizia di questi giorni, come riferitoci anche da diversi commercianti del Centro Storico, la richiesta rivolta ai proprietari degli immobili, di posticipare le rate dell’affitto e di ridiscutere il canone di locazione prevedendo una consistente riduzione. chiaro che il potere contrattuale di ogni singola attività si é ulteriormente indebolito, e la richiesta rischia di cadere nel vuoto.  Tuttavia, é chiaro che a causa del progressivo indebolimento del potere contrattuale di ogni singola attività, la richiesta rischia di cadere nel vuoto. 
Il Sindaco de Pascale potrebbe, però, cercare di favorire questa trattativa.

Condizione indispensabile, a nostro giudizio, per accedere al contributo comunale, dovrà essere la stipula di un nuovo contratto di affitto con un’impresa conduttrice, se non sono ancora passati tre anni dalla risoluzione della precedente locazione, e se il canone pattuito è inferiore a quello stabilito nel contratto anteriore di almeno il 20%. 

Prevediamo, al fine di agevolare questa opportunità, le seguenti opzioni: 
pratica,  per ottenere la restituzione l’anno seguente dell’Imu: con una diminuzione di almeno il 20%  dell’importo annuo dell’affitto, verrà restituito il 50% di Imu;
in caso di riduzione del 33%, vi sarà la restituzione totale. 

Invitiamo il Sindaco de Pascale a valutare questa nostra proposta e ad esprimersi a tal proposito. 

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