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Sicurezza a Lugo, la Lega: "L'arrivo dei profughi creerà solo tensioni sociali"

L’ultimo episodio balzato alle cronache e che ha fatto sobbalzare i militanti del Carroccio, è stato il tentativo di adescamento di due adolescenti, da parte di un uomo sulla trentina, profugo ospitato in una struttura, allo scopo di smerciare sostanze stupefacenti

Rissa nella nottata tra lunedì e martedì al Tondo di Lugo. Protagonisti del diverbio, avvenuto dopo l'una, un gruppo di giovani. Sul posto, su richiesta di alcuni cittadini, sono intervenute le forze dell'ordine. Sulla questione sicurezza sono intervenuti il segretario provinciale del Carroccio, Samantha Gardin ed il consigliere regionale della Ln, Andrea Liverani: "Non c’è pace per i cittadini lughesi e per quelli delle zone limitrofe. Ormai stretti nella morsa dell’arrivo di profughi, che rischiano di fare presto esplodere i centri di accoglienza di piccole frazioni, come Santa Maria in Fabriago".

L’ultimo episodio balzato alle cronache e che ha fatto sobbalzare i militanti del Carroccio, è stato il tentativo di adescamento di due adolescenti, da parte di un uomo sulla trentina, profugo ospitato in una struttura, allo scopo di smerciare sostanze stupefacenti: "Riteniamo che questa vicenda sia di una gravità estrema – dicono Gardin e Liverani –. Anche perché questa è soltanto la punta dell’iceberg, dopo la rissa scoppiata nel centralissimo parco Tondo, nel cuore di Lugo".

"A questo – proseguono – aggiungiamo il tentativo di adescamento di due giovani da parte di uno dei profughi. Ora, che la zona sia sensibile, per la presenza delle scuole superiori (ragioneria, il liceo scientifico ed il classico; ndr) è risaputo, ma il sindaco Ranalli non ha mai preso in considerazione nessuna misura per evitare simili episodi.» Da fonti certe, risulta che “l’adescatore” dei due adolescenti, sia stato trasportato nella struttura di Santa Maria in Fabriago. Anche questa al culmine della tensione: non solo per i diciotto (ora 19; ndr) profughi ospitati, ma anche perché è in corso una petizione con la quale i cittadini chiedono che l’ex caserma dei carabinieri non sia trasformata in “bivacco” per questi stranieri, arrivati con la missione Triton".

"Il sindaco Ranalli e l’assessore Lolli andranno (tardivamente) a spiegare ai loro cittadini la presenza di questi profughi – spiegano Gardin e Liverani –, la cui permanenza non pare di grave durata. Naturalmente, questo problema ne chiama in causa altri: le tensioni sociali che si stanno accumulando, per le scelte maldestre del Comune, ed anche la gestione delle risorse, che a fatica consentono di tenere in piedi la struttura, evitando la fuga da Santa Maria in Fabriago di questi profughi che, a quanto ci risulta, non hanno diritto di libera circolazione sul territorio nazionale.» Mentre da voci di corridoio, pare che alcune cooperative operanti nell’ambito del sociale abbiano richiesto la possibilità di utilizzare la ex scuola materna di Voltana. «Vorremmo che la stessa attenzione riservata a questi stranieri – concludono – fosse riservata ai tanti italiani in difficoltà, ma parlando dell’amministrazione di Lugo, è forse chiedere troppo".
 

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