rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Ancisi (LpRa) interroga il sindaco: "Lido di Dante nella melma"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Due settimane fa, raccogliendo l'ennesimo allarme del bagno Classe, avevo richiamato l'attenzione del sindaco sulla proliferazione di alghe in atto fin da maggio sul fronte del bagno stesso, nella cella sud del litorale di Lido di Dante. Il personale del bagno raccoglieva giornalmente circa 400 chilogrammi di alghe, che venivano ammassate in due grossi mucchi agli estremi dell'area di concessione del bagno, raccolte inizialmente da Hera un giorno la settimana, e da giugno tre. Occorreva affrontare tempestivamente il problema, perché non può essere scaricato sul solo operatore balneare più direttamente colpito, ed è comunque disdicevole per l'intera località, potendo anche estendersi oltre sul litorale stesso. Chiedevo al sindaco di esporre con urgenza le iniziative che intendeva assumere al riguardo, adoperandosi anche per mettere a conoscenza del consiglio comunale studi ed analisi utili a comprendere la natura e la potenzialità nociva del fenomeno algale e fornire elementi utili alla definizione degli interventi.

La situazione è addirittura peggiorata. Le foto allegate, scattate alle ore 6 di giovedì mattima, rappresentano lo stato della spiaggia prima e dopo il lavoro di asportazione delle alghe da parte del bagno Classe. Sono state da esso spedite alle autorità preposte alla salute dell'ambiente e delle persone, comprese quelle secondo cui questa è una situazione normale, così accompagnate: "Se questa è normalità, allora smettiamo di raccogliere le alghe, ma vi assicuro che in due settimane al massimo a Lido di Dante non farà più il bagno nessuno. Considerato che i mezzi di Hera non vanno in acqua e che la nostra spiaggia è una pozza chiusa di 900 metri per 200 senza ricircolo, l'immondizia resterà in acqua".

IMMONDIZIA ORDINARIA

Dopo la mia interrogazione, il bagno Classe ha ricevuto dall'assessorato all'Ambiente una nota della responsabile di Daphne, la struttura oceanografica del Centro Ricerche Marine di Cesenatico, che afferma come il potenziamento delle barriere sul litorale di Lido di Dante, "se da un lato riduce l'erosione, purtroppo riduce la circolazione delle acque, e nelle situazioni di questi ultimi periodi, con apporti di acque dolci a seguito di precipitazioni e le elevate temperature, vengono favorite la crescita e proliferazione di macroalghe. La rimozione meccanica delle macroalghe resta al momento il solo intervento per rendere appetibile la spiaggia e al fine di evitare che si formino odori sgradevoli a seguito di decomposizione. Verificare una 'modifica' delle barriere, per facilitare la circolazione, potrebbe essere programmata a fine stagione, per evitare che analoga situazione si presenti e/o degeneri anche per gli anni prossimi". L'ineffabile assessorato all'Ambiente del Comune di Ravenna ne ha tratto motivo per ricordare al bagno Classe "che la manutenzione ordinaria del tratto di mare prospiciente alla battigia fino al battente del mare risulta di competenza degli stabilimenti balneari", così dimostrando di non saper distinguere la pulizia ordinaria di un tratto di litorale da quella straordinaria, come l'invasione di alghe non può che essere. Anzi, a mio parere, siccome il bagno Classe paga un contratto di concessione che, su questa parte, non viene onorato dal concessionario, potrebbe anche sollevare una causa civile per richiesta di danni; e comunque, può rinunciare a farsi carico di un problema sempre così più immane, con tutte le conseguenze immaginabili di ordine pubblico.

APRIRE UN VARCO

Tuttavia, al punto in cui si è arrivati, il bagno, per dar corso immediatamente all'intervento utile che la stessa responsabile di Daphne ha dichiarato essere possibile alla fine della stagione, dichiara di essere disposto "a tenere chiuso lo stabilimento un giorno per aprire un varco nel pennello di fianco a noi e smontare gli ombrelloni che eventualmente intralciassero i lavori", in modo da favorire il ricircolo delle acque: "lavorando da terra non danneggeremmo nessun altro tranne noi stessi". Interessa niente al sindaco di Ravenna?"

Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ancisi (LpRa) interroga il sindaco: "Lido di Dante nella melma"

RavennaToday è in caricamento