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LpR torna all'attacco: "Grave irregolarità sul bilancio di Agen.da"

Modifica al budget di Agen.da non sottoposta al consiglio comunale. Il capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi va al punto: “ È stata infatti introdotta la spesa di 25 mila euro"

Modifica al budget di Agen.da non sottoposta al consiglio comunale. Il capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi va al punto: “ È stata infatti introdotta la spesa di 25 mila euro per remunerare le cariche di presidente (15 mila) e di consigliere di amministrazione (5 mila per ciascuno) che nel triennio precedente erano svolte gratuitamente,  laddove però il budget prevedeva solo la spesa di 6 mila 120 euro per il revisore dei conti”.

“La società Agen.da, è partecipata al 20 per cento direttamente dal Comune di Ravenna e per il 10 per cento indirettamente tramite Ravenna Holding, oltre ad Autorità portuale (40 per cento), Provincia e Camera di Commercio (rispettivamente 10 per cento). I bilanci della società richiedono dunque, per legge, di essere approvati preliminarmente dal consiglio comunale. Così è avvenuto per il budget 2012, in modo che il sindaco (o suo delegato), rispettando l’indirizzo espresso dal consiglio stesso, avrebbe dovuto così approvarlo nell’assemblea dei soci avvenuta il 19 aprile”, ricorda Ancisi.

“Il riesame della proposta di budget approvata dal consiglio dimostra però che questo indirizzo non è stato rispettato. All’atto della formazione del nuovo consiglio di amministrazione per il triennio 2012-2014, di cui Lista per Ravenna contesta la nomina a presidente di Andrea Maestri, in quanto consigliere comunale scaduto nel 2011 (non essendo dunque trascorsi almeno tre anni, come richiesto dall’ art. 4, comma 21, del decreto legge 138 del 2011, cosiddetta Manovra bis), il rappresentante legale del Comune ha approvato, insieme agli altri soci, una modifica sostanziale del budget, senza sottoporla preventivamente al consiglio comunale, che ne ha la competenza esclusiva. È stata infatti introdotta la spesa di 25 mila euro per remunerare le cariche di presidente (15 mila) e di consigliere di amministrazione (5 mila per ciascuno) che nel triennio precedente erano svolte gratuitamente, laddove però il budget prevedeva solo la spesa di 6 mila 120 euro per il revisore dei conti. È stata così compiuta quanto meno una grave irregolarità - se non un abuso d’ufficio - aggravata politicamente dalla lesione del principio di trasparenza, per aver sottratto al consiglio comunale, e quindi ai cittadini, la valutazione di merito su una scelta che, portata a conoscenza pubblica dal sottoscritto, ha sollevato molte aspre contrarietà. La conseguenza di questa modifica è stata la corrispondente riduzione del budget previsto per la partecipazione a fiere e manifestazioni, forse l’unica attività in cui Agen.da potrebbe esprimere un’attività propria, in quanto tutto il resto si riduce, in sostanza, al pagamento di un consulente, nella persona dell’arch. Stefano Storchi, per l’elaborazione dei documenti di carattere urbanistico, e del costo di una convenzione stipulata con la società Nomisma per il piano economico-finanziario della riqualificazione della Darsena e l’assistenza tecnica ad Agen.da: incarichi che lo stesso Comune di Ravenna e/o l’Autorità portuale avrebbero potuto assegnare e gestire senza bisogno di costituire una nuova società, dato e non concesso che al loro interno non esistano abbondantemente  le professionalità che dovrebbero essere in grado di far fronte a tali incombenze. Ritenendo che questo complesso di comportamenti richieda di essere giustificato davanti al consiglio comunale, che, a differenza di quando nei comuni governava il podestà, resta l’organo sovrano dell’amministrazione civica, si chiede al sindaco se, come e quando intende corrispondere a tale dovere”.11.11 14/05/2012

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