Lugo, scuola guida in un'area verde: "Progetto diseducativo"

La realizzazione di una pista per lezioni di guida riservata a motociclisti per il conseguimento della patente A prospettata dal Comune di Lugo di Ravenna, in via Rivali San Bartolomeo, all’interno di un’area verde, dove esiste già un parco pubblico di recente costruzione che ospita una pista ciclabile utilizzata dai bambini che devono imparare ad andare in bicicletta, è oggetto di un’interrogazione di Gabriella Meo (Sel-Verdi) alla Giunta regionale .

Gli interventi previsti ed annunciati pubblicamente dall’assessore comunale all’Ambiente – riferisce la consigliera – comporterebbero “una cementificazione dell’area con aumento da cinque a dodici metri della larghezza dell’attuale pista, l’installazione di un apposito capannone per le motociclette (elettriche?), pali della luce per l’elettrificazione, nonché reti metalliche di recinzione con eventuali telecamere per la sicurezza”. In questo modo il progetto prospettato – osserva Meo - “oltre a pregiudicare l’esistenza e l’utilizzo da parte dei cittadini di un’area a verde pubblico, rappresenterebbe una incomprensibile decisione, di grande impatto simbolico ed educativo per le giovani generazioni, di privilegiare il mezzo motorizzato rispetto alla bicicletta”.

L’esponente di Sel-Verdi chiede pertanto alla Giunta regionale “come intenda intervenire per impedire che questo progetto, avente un importante scopo educativo, si traduca in una privatizzazione ed espropriazione dell’area, ora pubblica, a favore delle scuole guida e a danno della maggioranza dei cittadini di Lugo che già ne fruiscono come area verde”.

Considerato poi che “il finanziamento previsto attinge a fondi stanziati dalla Regione e gestiti dalle Province, in questo caso Ravenna, nell’ambito delle attività promosse dal’Osservatorio regionale per l’educazione stradale e la sicurezza”, Meo sollecita l’esecutivo regionale a verificare perché, “a fronte di un solo finanziamento su base provinciale, sia stata scelta Lugo, e non Ravenna, città – sottolinea - certamente più popolata e baricentrica rispetto agli altri centri urbani della provincia”. Infine, Meo chiede anche di appurare perché non siano stati proposti altri siti già cementificati ,come aree industriali o artigianali, alla stregua di quanto realizzato nelle altre province.