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Mar, "Consiglio d'amministrazione ignorato dai vertici. Cosa succede?"

Michela Guerra, capogruppo del movimento civico CambieRà, ha depositato un'interrogazione sul consiglio d'amministrazione del Museo d'arte della città

A metà luglio Rosetta Berardi Lavatura ha rassegnato le dimissioni dal Consiglio d'amministrazione del Mar (Istituzione Museo d’Arte della Città), che seguono quelle di fine gennaio del presidente Uber Dondini. La pittrice e fotografa Berardi, da dodici anni al Mar, ha lasciato contestualmente anche il Comitato per la Rassegna "RavennaMosaico 2017" che coordina la Biennale.

"La vicepresidente dell’associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei non ha nascosto, sbattendo la porta, il suo aperto contrasto con la nuova amministrazione comunale, che di fatto ha ormai completamente escluso il cda da qualsiasi condivisione nelle decisioni che riguardano l’attività del museo - commenta Michela Guerra, capogruppo del movimento civico CambieRà, che ha depositato un'interrogazione da presentare in consiglio - Questo comportamento è in totale violazione dell’articolo 10 del Regolamento dell’Istituzione del Mar, che stabilisce come sia il solo consiglio di amministrazione ad avere competenza sulla”programmazione dell’attività” (su “proposta del direttore”), ma anche come allo stesso organo collegiale spetti di “formulare gli indirizzi generali della politica culturale e museale dell’Istituzione sulla base degli orientamenti espressi dal consiglio comunale. Lo stesso consiglio che non è stato neppure direttamente informato (tantomeno interpellato) rispetto al titolo o al curatore della mostra di ottobre "Montezuma, Fontana, Mirko". Cosa sta succedendo al Mar?".

"Dopo l’uscita dolorosa dell’ex direttore e curatore scientifico Claudio Spadoni, che tanta qualità aveva proposto, pur con scarsi finanziamenti - continua Guerra - si registra il fuggi fuggi generale degli storici consiglieri di amministrazione, dichiaratamente colpevoli di rivendicare il diritto a svolgere il loro lavoro. Parrebbe evidente la volontà di fare tabula rasa della passata gestione, e anche qui, come in altri settori, non è dato sapere verso quale lungimirante percorso.  Il direttore ha annunciato il rinnovo del cda a settembre. Spetterà al sindaco la nuova nomina dei consiglieri, secondo i criteri di “qualificata e comprovata competenza” previsti dal bistrattato Regolamento. Siamo tristemente curiosi di vedere cosa ci si inventerà ancora in termini di riciclo degli “amici dell’amministrazione”, su cui il sindaco per il momento sta lavorando benissimo".

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