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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Mar, Lista per Ravenna: "Più che un museo d'arte, un museo delle cene"

Giovedì si svolgerà una seduta della commissione consiliare Cultura per un'informativa, da parte della giunta comunale, sul rilancio del Museo d'arte della città

Ancisi gioca d'anticipo: giovedì, infatti, in comune si svolgerà una seduta della commissione consiliare Cultura, richiesta ai sensi di legge da tutti i gruppi di opposizione, per un’informativa, da parte della giunta comunale, sul rilancio del Mar.

"A prescindere che al riguardo sono state anticipate dichiarazioni, dal contenuto peraltro aleatorio - commenta il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi - pare doveroso fissare un punto fermo sullo stato a cui il Mar è pervenuto e a cui soggiace, tenuto conto del bilancio di previsione di tale istituzione per il 2017 e il triennio, appena approvato. Si deve indubbiamente alla direzione del professor Claudio Spadoni, critico d’arte stimato in Italia e all’estero, se  il Museo d’arte di Ravenna è salito dai bassifondi del settore ai primi posti nazionali. Spadoni lo ha lasciato così alla città, dopo 14 anni di servizio, quando la nuova amministrazione De Pascale ha deciso che era ora di cambiare. Collocato Spadoni a riposo e mantenuto di fatto in servizio come consulente artistico, i primi segnali negativi risalgono al 2014, quando la direzione del Mar fu affidata dal sindaco ad una dirigente del Comune con titoli di turismo, ma nessuno di arte. Per la sua sostituzione si è dovuto attendere fino al marzo scorso, allorché, entrato in servizio il nuovo direttore dell’Istituzione biblioteca Classense, posto a capo anche della cultura municipale, De Pascale gli ha assegnato “ad interim”, in un groviglio di intrecci burocratici, anche la direzione dell’Istituzione Mar, pur mancandogli le competenze museali. Il 20 gennaio, lo storico presidente di tale Istituzione aveva improvvisamente salutato tutti, ma il suo posto è tuttora scoperto. A fine febbraio, De Pascale ha firmato un accordo col ministero dei beni culturali con cui si è impegnato, non richiesto, a far passare il Mar sotto l’ulteriore sovrastruttura comunale che si occupa, in veste di Fondazione, di scavi archeologici. Nessuno sa né quando né come".

"Il 19 aprile il consiglio comunale ha approvato il bilancio previsionale del Mar di quest’anno e del triennio - prosegue Ancisi - Vi si legge che nel 2017 le “entrate extratributarie” saranno pari a  25 mila euro, di cui 20 mila per gli incassi dai biglietti d’ingresso e dal book-shop. Stessa previsione da tabaccheria per il 2018 e il 2019. Nel 2016, grazie sopratutto all’ultima mostra organizzata da Spadoni in primavera su “La seduzione dell’antico”, le medesime entrate extratributarie erano state di 254 mila euro. Significa che la gente è in fuga dal Mar, ma soprattutto che l’amministrazione De Pascale non ha ancora un progetto per come farla tornare. Quando, in consiglio comunale, si vedrà il bilancio consuntivo del 2016, Lista per Ravenna chiederà un resoconto dettagliato dell’intero primo anno di nuovo corso politico, ma soprattutto impegni precisi su un progetto di riorganizzazione del Mar che abbia contenuti, attori e cronoprogramma chiaramente e coerentemente definiti".

"Nel frattempo, bisogna ringraziare la Federazione nazionale degli agenti marittimi la quale, dopo 14 anni, ha scelto nuovamente Ravenna per la propria assemblea generale del 25-27 maggio, a cui è prevista la partecipazione dei rappresentanti di 600 agenzie - conclude il consigliere - La cena del loro benvenuto sarà organizzata al Mar “dove gli ospiti avranno la possibilità di visitare la collezione delle opere musive e la pinacoteca”. La prima domanda da farsi è se, oltre alle collezioni moderna e contemporanea e dei mosaici contemporanei, saranno almeno riaperte la collezione antica e la galleria Guidarello, che sono in riallestimento dal 10 gennaio. Ma c’è anche da chiedersi se il luogo, per ampiezza e strutturazione, né potendo disporre di cucine adatte al catering, sia adatto ad ospitare simili eventi. In una precedente occasione, si dovette  rimettere mano agli scarichi di un gruppo di bagni interni, danneggiati dall’uso improprio come scarichi di cucina. Per carità, va bene tutto, anche alla meno peggio, pur di valorizzare il patrimonio artistico del comune di Ravenna. Va bene pure che il Mar funzioni (si è anche annunciato) come prestigiosa sede di matrimoni. Non importa neppure che per le cene e i matrimoni non manchino a Ravenna molte altre location fascinose. Ma la nostra città merita che le sia restituito un vero eccellente Museo d’Arte, non già solo un Museo delle Cene".

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