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Marina Romea, in 218 protestano contro il Comune

218 firme raccolte in poche ore. Questo il risultato di una protesta spontanea nata da una cittadina indignata, proprietaria di una seconda casa a Marina Romea

218 firme raccolte in poche ore. Questo il risultato di una protesta spontanea nata da una cittadina indignata, proprietaria di una seconda casa a Marina Romea, subito seguita a ruota e d'istinto da decine di altri proprietari e villeggianti, che non hanno potuto fare a meno di prendere atto della situazione ormai disastrosa in cui la località balneare è lasciata dall'amministrazione comunale, sottoscrivendo una specie di bilancio dell’estate trascorsa.

La "petizione", illustra il consigliere comunale di Lista per Ravenna, Nicola Grandi, che per la vicenda ha presentato un'interrogazione, "che solo per motivi amministrativi non può considerarsi tale (firme raccolte su moduli improvvisati e solo in poche ore , senza un intervento strutturato), chiede semplicemente una serie di servizi che vanno inquadrati nel " minimo sindacale", come una maggior pulizia delle strade, lo svuotamento dei cassonetti, un’ efficace disinfestazione dalle zanzare e un’ adeguata manutenzione degli stradelli di accesso alle spiagge".

Quattro i problemi in questione. Il primo riguarda il lavaggio dei cassonetti: "avviene davvero troppo di rado con conseguenze deleterie per l'igiene e
per l'olfatto dei cittadini e turisti. In un estate calda come quella appena trascorsa i disagi sono stati notevoli)", viene riportato da Grandi. Il secondo la raccolta differenziata: "essendo effettuata con unico mezzo per tutte le diverse campane (fatto segnalato anche in altre aree di Ravenna), ne deriva uno spreco, dovendosi prevedere una successiva nuova divisione dei materiali oppure l'affossamento dei benefici che ne dovebbero derivare".

La terza questione riguardano i marciapiedi e le strade: "i primi sono quasi ovunque ormai inesistenti e privi di manutenzione in stato di degrado. Le seconde versano in situazioni realmente pericolose, specialmente in via degli Olmi, via degli Ippocastani e via dei Platani, dove cunette, buche e aree non asfaltate creano situazioni di reale pericolo per ciclisti, pedoni e persone disabili. L'unica “soluzione” messa in atto in tutta la stagione dall'amministrazione è stata l'installazione di due cartelli: uno che istituisce il limite dei 30 km orari e l'altro che segnala la presenza di dossi".

Infine i servizi sanitari: "Al danno dell'ormai nota scomparsa della guardia medica, si aggiunge il mancato mantenimento della promessa (fatta in occasione di un incontro pubblico a fine agosto 2011) di una presenza stanziale dell'ambulanza, che invece è stata presente solo a Marina di Ravenna con la conseguente necessità, per residenti e villeggianti di Marina Romea, di dovere attraversare il canale Candiano col traghetto ad ogni necessità di intervento".
 

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