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Matteucci: "No ad ogni strumentalizzazione politica contro il Ravenna Festival”

Giovedì l’Assemblea della Fondazione Ravenna Manifestazioni approverà il consuntivo dell’esercizio 2011 che presenta un disavanzo di 944.471 euro

Mentre è in corso la ventitreesima edizione del Ravenna Festival, giovedì l’Assemblea della Fondazione Ravenna Manifestazioni approverà il consuntivo dell’esercizio 2011 che presenta un disavanzo di 944.471 euro, cui sarà data copertura attingendo dalla disponibilità del Fondo di dotazione.

"E’ la prima volta che ciò avviene, a dimostrazione di come in questi anni la Fondazione sia stata ben amministrata grazie all’opera del Soprintendente De Rosa e del CdA - dichiara il sindaco Fabrizio Matteucci -. Sulle ragioni del disavanzo mi soffermerò tra breve, voglio però subito chiarire che tutto ciò non tocca l’importanza e il ruolo del Ravenna Festival, che, negli anni, grazie in primo luogo  alla direzione artistica e alla passione di Cristina Mazzavillani Muti validamente coadiuvata, come sottolinea sempre Cristina,  da Franco Masotti ed  Angelo Nicastro, è cresciuto e si arricchito, fino a diventare  un evento di valore assoluto nel panorama europeo ed internazionale".

"Il mio primo dovere è fare da scudo a risse politiche che danneggiano il Festival che è patrimonio di tutta la città - continua il primo cittadino -. Il primo accenno di queste polemiche politiche è già stato autorevolmente stoppato e bollato come strumentale. Se al rapido dietro front seguiranno nuovi attacchi strumentali, andranno nuovamente neutralizzati, per il bene del Festival e di Ravenna. Cosa del tutto diversa è la richiesta di un confronto sull’attività di Ravenna Manifestazioni e del Ravenna Festival. Richiesta a cui sono assolutamente disponibile come sempre, come su ogni ambito della vita cittadina, come dimostra la convocazione di ben due Commissioni consiliari congiunte di martedì".

"Com’è ormai noto, e non è stato tenuto nascosto - ricorda ancora Matteucci - il bilancio dello scorso anno è stato appesantito dal verificarsi di alcune circostanze negative. Su tutte, il mancato contributo di ARCUS che sarebbe dovuto ammontare, come per l’anno precedente, a 1,5 milioni di euro. Tale mancato contributo è legato alla non avvenuta emanazione del bando per raccogliere le richiesta di finanziamento (che ha peraltro accompagnato la cessazione delle attività di ARCUS) e ha colpito diversi soggetti del panorama culturale italiano e non solo la nostra Fondazione.
D’altra parte, le vicende travagliate e discusse della Società ARCUS la dicono lunga sulle criticità delle politiche di finanziamento nazionale della cultura e sulla precarietà e le incertezze in cui le principali istituzioni culturali del nostro Paese si trovano a programmare e a svolgere le proprie attività".

"Il Consiglio d'amministrazione di Ravenna Manifestazioni ha già assunto gli intenti e le decisioni necessarie affinchè, già a partire dall’anno in corso il bilancio sia in equilibrio, attenendosi al criterio prudenziale delle risorse certe - prosegue Matteucci -. Naturalmente il nostro sforzo, come Amministrazione comunale, sarà quello di continuare a sostenere, anche in tempo di crisi, vorrei dire soprattutto di questi tempi, la spesa culturale. La cultura è un valore in sé. E a Ravenna con la cultura si mangia anche, se è vero come è vero che un dieci per cento del Pil locale ruota attorno alle attività culturali".

Matteucci ha annunciato che sarà riconfermato " il sistema delle convenzioni, che è stato in tutti questi anni, l'architrave su cui ha poggiato la crescita della cultura e  dello spettacolo ravennate. Il rinnovo delle convenzioni dovrà d’altro canto partire da un’analisi aggiornata del panorama artistico-culturale, che potrà portare a valorizzare soggetti emergenti e giovani realtà meritevoli e, se necessario, a riequilibrare o comunque ridefinire entità e destinazione dei contributi".

Per il sindaco si tratta di una "tappa importante anche per il nostro percorso di candidatura a Capitale Europea della Cultura, perché consentirà alle realtà convenzionate di programmare la propria attività per i prossimi 5 anni rafforzando la collaborazione con il Comune e con lo Staff di Ravenna 2019. Ormai tutta la città sente l’obiettivo della candidatura come una grande opportunità per progettare il futuro di Ravenna. Si è attivato un processo virtuoso, fatto di volontà propositive e di spinte alla collaborazione, che lascerà tracce importanti indipendentemente dall’esito finale del percorso di Candidatura. Attraverso l’open call, stiamo inoltre  mettendo in campo strumenti e occasioni per favorire una partecipazione ancora più larga, attiva e concreta alla definizione delle idee che potranno entrare nel dossier di candidatura".

"Da ultimo, è veramente clamoroso il successo ottenuto dall’iniziativa in Darsena - conclude Matteucci -. Ma, com’è naturale, è in particolare tutto il mondo artistico e culturale ravennate, a cominciare dal Ravenna Festival, ad essere chiamato a riempire di visioni e contenuti la nostra proposta di candidatura. E sono certo che, forti dell’ampio e convinto sostegno delle parti più vitali della società, della cultura e dell’economia di Ravenna e della Romagna, sapremo presentarci in modo autorevole e convincente al confronto con le altre città candidate”.

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