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Mercatini, Guerra (Lega): "E bagarre totale"

"Con le ultime statistiche a mia disposizione, in Emilia Romagna sono attivi 732 mercati ambulanti con 33mila posteggi ed oltre 1o.000 occupati. Al 2012 erano registrate circa 9.546 imprese in diminuzione rispetto all'anno precedente"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Con le ultime statistiche a mia disposizione, in Emilia Romagna sono attivi 732 mercati ambulanti con 33mila posteggi ed oltre 10.000 occupati. Al 2012 erano registrate circa 9.546 imprese in diminuzione rispetto all'anno precedente. Questo il mondo di piccoli imprenditori titolari di partita IVA che con il loro lavoro muovono questo tipo di economia e che, spesso, permettono anche di ravvivare i centri storici come quello di Ravenna. Ma purtroppo nel mese di dicembre la Regione Emilia Romagna ha deliberato la controversa legge n°4 del 24 maggio 2014 che ambiva a regolamentare l’attività di commercio in aree pubbliche differenziando il ruolo di hobbista da quello di commerciante ambulante, introducendo l'obbligo di un patentino al costo di 200 euro che concede lo svolgimento di 10 presenze annue.

La mia interrogazione mirava a denunciare che, già in prima stesura, la normativa non ha affatto semplificato la questione e semmai ha amplificato la conflittualità fra le due categorie ed anche  complicato le attività di controllo da parte delle Amministrazioni Comunali. Dopo pochi mesi dall’applicazione della Legge, la Regione è nuovamente e maldestramente intervenuta con una Delibera creando una ulteriore deregolamentazione introducendo l'attività del “riuso”, ovvero la figura del promotore del riutilizzo di beni usati. Bagarre totale!

Gli imprenditori con partita IVA operanti nei mercati ambulanti non solo subiscono concorrenza sleale dagli abusivi che continuano a proliferare  in assenza di una adeguata vigilanza. Oggi si aggiunge anche il maldestro e duplice intervento normativo del centro sinistra emiliano romagnolo al quale si aggiunge l'inadeguatezza dei controlli a livello locale provocata da tali distorsioni. Con la stessa puntualità, chi governa dovrebbe rivedere il redditometro dei piccoli imprenditori ambulanti, rimborsati dei 200 Euro quei cittadini inizialmente inseriti fra gli hobbisti. A livello comunale sarebbe doveroso nel rispetto di tutti effettuare controlli adeguati sui quali, però, l'Assessore non mi ha risposto". 

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