rotate-mobile
Politica

"Un miglioramento da verificare": convenzione scolastica molto dibattuta in consiglio

Il consiglio ha approvato lo schema di convenzione tra il comune e la Federazione italiana scuole materne (Fism) della provincia fino al 2019

Nella seduta di martedì il consiglio comunale ha approvato lo schema di convenzione tra il comune e la Federazione italiana scuole materne (Fism) della provincia in rappresentanza delle scuole dell’infanzia paritarie e annesse sezioni primavera fino al 2019. La delibera è stata approvata con 24 voti favorevoli (gruppi di maggioranza, gruppo Alberghini, Forza Italia, Lega nord Lista per Ravenna), 4 astenuti (CambieRà e Sinistra per Ravenna) e 1 voto contrario (Ravenna in Comune).

Il gruppo Sinistra per Ravenna, nell’illustrare gli emendamenti presentati, ha sostenuto che "si tratta di miglioramenti nella sostanza che puntano a favorire l’equilibrio degli standard tra le scuole, auspicando una verifica in consiglio comunale dell’efficacia della convenzione alla fine dei tre anni". I consiglieri del gruppo si sono astenuti dal votare.

Il gruppo Partito repubblicano italiano ha sottolineato la rilevanza della delibera evidenziando che "il tema della laicità non viene scalfito dal momento che la realtà non è più quella del passato e non è più possibile distribuire scuole materne sul territorio per ragioni non solo economiche, ma anche organizzative". Ha espresso voto favorevole perché "l’atto non è il migliore possibile ma è certamente migliorativo del precedente grazie, tra l’altro, all’introduzione della fascia Isee".

Il gruppo CambieRà ha sostenuto di "non fare valutazioni di carattere ideologico, trattandosi di un servizio che deve essere garantito, e che è ormai anacronistico operare distinzioni tra scuole pubbliche e scuole Fism". Nel sottolineare l’ottima qualità dei servizi delle scuole di Ravenna, si è astenuto considerando l’attuale situazione, "che non prevede alternativa rispetto a quella adottata tramite convenzione con le scuole paritarie, non potendo ignorare il problema economico per quelle famiglie, soprattutto del forese, che non possono scegliere tra almeno due opzioni". 

Il gruppo Ravenna in Comune si è dichiarato contrario perché "di fatto la convenzione favorisce le scuole Fism mentre si continua a ridurre la scuola pubblica. Il sistema educativo deve garantire la laicità fin dalla prima infanzia e si potrebbe essere più attivi in tal senso attraverso l’individuazione di azioni alternative che non riguardino solo le scuole Fism".

Il gruppo Forza Italia, esprimendo voto favorevole, ha sostenuto di "concordare sulla opportunità che il Comune, quando è responsabile delle proprie strutture, le mantenga nell’ambito pubblico, ma che le scuole Fism sono la soluzione da adottare quando non ci sono strutture comunali, che risultano assenti soprattutto in alcuni territori". È stata poi rilevata un’ipocrisia di fondo sul tema della laicità  che –secondo Forza Italia – è rivolta soprattutto verso la religione cattolica ma non tanto verso le altre confessioni.

Il gruppo Ama Ravenna ha riferito che "le scuole paritarie rendono un buon servizio in ambito didattico, considerato in maniera positiva anche da cittadini non cattolici". Secondo Ama Ravenna "le scuole paritarie, consentite dalle leggi dello Stato, sono da ritenere scuole pubbliche a tutti gli effetti". Si è detto favorevole soprattutto "in considerazione delle maggiori risorse a favore delle famiglie in difficoltà".

Il gruppo Alberghini ha espresso un giudizio positivo sull’atto deliberativo che, a suo avviso, è migliorativo del precedente, ritenendo "l’approccio ideologico preistorico un falso problema, dal momento che il servizio reso dalle paritarie è non solo utile ma anche indispensabile e crea equilibrio nell’offerta generale dei servizi educativi".

Il gruppo Pd ha affermato che "il discorso ideologico è superato in quanto si tratta di servizi e la convenzione va dunque nella direzione giusta, poichè sancisce l’introduzione di principi di diritto stabilendo esoneri e riduzione di tariffe sulla base delle certificazioni Isee".

Il gruppo Articolo 1 – Movimento democratico e progressista è partito da dati oggettivi, considerando la copertura dell’offerta pari al 97%. Pur rappresentando la propria posizione a favore della scuola pubblica, ha sottolineato "i passi in avanti fatti dalla convenzione introducendo regole su tariffe ed esenzioni". Secondo il gruppo "l’atto deliberativo redistribuisce le risorse agevolando le piccole scuole del forese, pone un sistema di vincoli e rende possibile accertare e monitorare la qualità dei servizi offerti".

Il sindaco Michele de Pascale è intervenuto sottolineando che l’obiettivo è quello di garantire la qualità dei servizi scolastici alle famiglie, al di là delle motivazioni sulla scelta di una scuola piuttosto che di un’altra. Secondo il sindaco le scuole Fism hanno compiuto un cammino lungo e importante, contribuendo insieme all’amministrazione a una crescita complessiva del nostro servizio ed è sbagliato definirle scuole private poiché portano avanti iniziative di qualità e servizi a tutti gli effetti pubblici e cioè rivolti a tutti i cittadini senza alcuna discriminazione. Ha fatto presente che le scuole sono una priorità per il comune, che ha raddoppiato le risorse per il sostegno scolastico all’handicap e continua a investire sull’edilizia scolastica, sostenendo anche le piccole scuole del forese ritenute importanti luoghi di aggregazione.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Un miglioramento da verificare": convenzione scolastica molto dibattuta in consiglio

RavennaToday è in caricamento