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"Negozio sotto osservazione, concessa un'altra licenza?"

"La situazione nella zona Piazza Medaglie d'Oro - Via Gulli è divenuta insostenibile: bivacchi serali di 20-30 persone, bottiglie di vetro abbandonate sotto il porticato"

"Ha veramente dell'incredibile: pare che i gestori di un esercizio commerciale della zona Gulli, sotto controllo da mesi per presunti traffici di spaccio di droga, sede di incontro di ubriachi e nullafaceti, sotto controllo da parte delle forze dell'ordine e oggetto di diversi esposti da parte del sottoscritto e dei negozianti vicini, possano avere la  possibilità di aprire un altro esercizio a due passi dal primo. Almeno il beneficio del dubbio si dovrà pure avere o no?

Tra l'altro, non più tardi della scorsa settimana, sono stati arrestati due spacciatori proprio in zona. La situazione nella zona Piazza Medaglie d'Oro - Via Gulli è divenuta insostenibile: bivacchi serali di 20-30 persone, bottiglie di vetro abbandonate sotto il porticato. I cittadini, clienti degli altri negozi e residenti nei condomini hanno paura di girare in zona. Due sere fa, madre e figlia, di rientro in macchina, hanno dovuto attendere minuti, prima di sentirsi sicure di scendere dall'auto e potere entrare in casa.

E' normale tutto questo? Che negozianti storici e residenti della zona, abbiano paura di vivere in casa propria, con l'aggravante che temono anche di chiamare il pronto intervento, per paura di ritorsioni? Mi rivolgo a chi concede licenze a scatola chiusa, ai responsabili della sicurezza e dell'ordine pubblico, nonché del decoro urbano: è normale che cittadini siano assediati in questa maniera?

Il commercio è tale quando non contamina il territorio, quando da la possibilità a tutti di svolgere il proprio lavoro e di vivere sul territorio senza compromettere la vivibiltà, le condizioni igieniche, l'ordine pubblico, la sicurezza. Altrimenti di che commercio stiamo parlando? A cosa vale che le Forze dell'Ordine si spendano, se poi i problemi non vengono risolti alla fonte? L'amministrazione comunale ha sul territorio dei centri che dovrebbero puntare anche a salvaguardare le tradizioni locali, favorendo un'integrazione consona al rispetto di chi ospita, da parte di chi viene ospitato: presso il quartiere popolare della Darsena avviene tutto questo? E la politicia che può decidere da che parte sta?"

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