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Nelle rotatorie una pubblicità dietro l'altra. "Ma è vietato"

Una rotatoria è un’isola di traffico posizionata all’interno di un’intersezione stradale. "L’art.51 (Regolamento di esecuzione del Codice della Strada) vieta espressamente la collocazione di cartelli"

Una rotatoria è un’ “isola di traffico” posizionata all’interno di un’intersezione stradale. "L’art. 51 del D.P.R. 495/1992 (Regolamento di esecuzione del Codice della Strada) vieta espressamente la collocazione di cartelli, delle insegne di esercizio e degli altri mezzi pubblicitari, in corrispondenza di intersezioni, anche se le medesime si trovano all’interno di centri abitati (vedi comma 4 dello stesso articolo combinato con il comma 3)". Lo sostiene Giulio Bazzocchi, esponente di Lista per Ravenna, che sottolinea come a Ravenna ogni rotatoria abbia la sua pubblicità, "in contrasto con i dettami del codice della strada".


"Infine l’ art. 3 del C.D.S. al punto 26 - dice infatti l'esponente di LPR - qualifica INTERSEZIONE A RASO (o A LIVELLO): “area comune a più strade, organizzata in modo da consentire lo smistamento delle correnti di traffico dall'una all'altra di esse”, nonché quanto definito dal Decreto Ministeriale del 19 aprile 2006, per effetto del quale l’isola centrale di una rotatoria fa parte dell’intersezione, è possibile sostenere che la posa di cartelli pubblicitari sulle rotonde è vietata”.

"L’art. 23 del C.D.S. - Pubblicità sulle strade e sui veicoli recita: “lungo le strade o in vista di esse è vietato collocare insegne, cartelli, manifesti, impianti di pubblicità o propaganda, segni orizzontali reclamistici, sorgenti luminose, visibili dai veicoli transitanti sulle strade, che per dimensioni, forma, colori, disegno e ubicazione possano ingenerare confusione con la segnaletica stradale, ovvero possano renderne difficile la comprensione o ridurne la visibilità o l'efficacia, ovvero arrecare disturbo visivo agli utenti della strada o distrarne l'attenzione con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione”.
 
"Non so se, al momento della stipula dei contratti con le società i cui nomi e marchi compaiono sui cartelli posizionati nelle rotatorie, il Comune si rese conto che stava trasgredendo una norma contenuta del CdS ma senz'altro nel 2009 c'è stato un precedente in Regione.  Nel dicembre di quell'anno, il consigliere comunale del Pdl di Piacenza Putzu, chiese con un'interrogazione al Sindaco di Piacenza, se i cartelli pubblicitari recentemente posizionati sulle rotatorie poste al centro delle intersezioni stradali cittadine, fossero stati regolarmente installati, in ottemperanza alle norme del Codice della Strada. Il Comune, con nota a firma dell’Assessore delegato Paola De Micheli, datata 26 Gennaio 2010, risponde che il Comandante del Corpo di Polizia Municipale , con nota del 15.01.2010 ha relazionato ritenendo che, alla luce della normativa vigente e in assenza di disposizioni specifiche nel C.d.S. sulla circolazione delle rotatorie, non era da considerarsi vietata l’installazione di cartelli pubblicitari sulle rotonde in questione" dice ancora Bazzocchi.
 
"In data 08.02.2010, la trasmissione televisiva “Striscia la Notizia” tratta il tema, in riferimento alla posa di cartelli pubblicitari sulla rotatorie degli incroci delle strade del Comune e della Provincia di Milano. In quel frangente e’ stato chiesto il parere del Dott. Giandomenico Protospataro, Vice Questore aggiunto della Polizia Stradale, il quale ha affermato che:” Su queste aree è vietata qualsiasi forma di pubblicità, soprattutto nella parte centrale. Il motivo per cui il Codice della Strada vieta questo tipo di pubblicità è evidentemente legato al fatto che la pubblicità non deve generare motivi di distrazione”. Identica la posizione assunta dalla polizia Stradale di Piacenza, rilevata sulla stampa locale in data 11.02.2010, la' dove si conferma che le parole del Vice Questore Dott. Protospataro, rappresentano la posizione espressa dal Ministero dell’Interno".

"A Ravenna, nel 2010 l'ex consigliere comunale del Pdl Costa mise in luce il problema, dopo avere consultato la Polizia Stradale e il Comandante della PM Rossi ma la situazione è rimasta tale e quale. A questo punto, penso sia opportuno, per la sicurezza stradale in primis e per il rispetto della legge, che allo scadere di ogni contratto le pubblicità siano rimosse. Anche se si tratterà di una minore entrata nelle casse del Comune: il fine, come mi insegnano i nostri amministratori, non giustifica i mezzi. La sicurezza prima di tutto. Almeno così pare" conclude Bazzocchi di Lista per Ravenna.

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