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"Disabili penalizzati sui bus pubblici": Lista per Ravenna interroga Matteucci

Il consigliere comunale di Lista per Ravenna, Nicola Grandi, ha presentato un'interrogazione nella quale chiede al sindaco Fabrizio Matteucci "se non intenda farsi promotore, all’occorrenza anche in prima persona, di un tavolo di concertazione"

"Disabili penalizzati a bordo dei bus". Il consigliere comunale di Lista per Ravenna, Nicola Grandi, ha presentato un'interrogazione nella quale chiede al sindaco Fabrizio Matteucci "se non intenda farsi promotore, all’occorrenza anche in prima persona, di un tavolo di concertazione attorno al quale tutte le parti in causa possano iniziare un confronto che porti alla soluzione di questi intollerabili problemi legati alla già di per sé difficile convivenza fra mobilità e disabilità, ponendo fine a queste discriminazioni".

"Da anni - scrive Grandi - la situazione del trasporto dei disabili sui bus destinati al servizio pubblico nella nostra città si trascina stancamente fra casi di accessi negati ed utenti discriminati, senza che nessuno si sia voluto accollare oneri e responsabilità di provare a definire una soluzione definitiva e condivisa. I casi segnalati dagli utenti e poi (spesso) ripresi da Lista per Ravenna sono innumerevoli, si va dai problemi di azionamento delle pedane manuali risalenti al lontano 2011 fino ad arrivare all’ultimo caso, di pochi giorni fa, puntualmente segnalato con una richiesta di chiarimenti inoltrata all’azienda fornitrice del servizio dal consigliere territoriale Bazzocchi, quando ad un cittadino disabile è stata rifiutata la possibilità di usufruire di un mezzo pubblico per raggiungere Marina di Ravenna".

"La risposta ottenuta da parte di Start Romagna è stata immediata - continua l'esponente della lista civica - il rifiuto è stato giustificato da un lato dalla mancanza di fermate in sicurezza sul lungomare di Marina di Ravenna (l’assenza di marciapiede non consente la discesa delle carrozzine dei disabili senza rischi) e dall’altro dalla tipologia della carrozzina utilizzata dall’utente: si trattava infatti nello specifico di mezzo elettrico, tipologia alla quale non è tecnicamente consentito l’ancoraggio nel vano dedicato".

"Il quadro, già di per sé desolante, è aggravato da una serie di episodi che hanno coinvolto anche penalmente diversi autisti, generando nella categoria (legittimi) timori di ulteriori problemi che li spingono ad arrivare a rifiutare di trasportare i disabili - osserva Grandi -. E’ Start Romagna stessa però, concludendo la sua risposta, a “tirare per la giacca” il comune, chiudendo la nota con un riferimento alla necessità di istituire “in accordo tra Comune, associazioni di categoria e aziende esercenti” alcune fermate nel territorio Ravennate (urbano e del litorale) fruibili da persone in carrozzina, un piccolo passo, che non risolverà tutte le esigenze di mobilità, ma un piccolo segnale di sensibilizzazione verso un problema che sta crescendo”.

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