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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

"Non dimenticare mai i morti sul lavoro, aspettiamo giustizia"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

È passato più di un anno dalla morte di Nuccio Pizzardi
Se scrivo questa lettera è perché sento il bisogno di far sapere alla famiglia che non lo abbiamo dimenticato, anche se il tempo in Italia cancella rapidamente la memoria e con essa ogni responsabilità. Credo che una città che abbia visto morire un lavoratore per il mancato rispetto delle più elementari norme di sicurezza, dovrebbe fermarsi spesso a riflettere sull'accaduto. Sarebbe una forma elementare di resistenza a un'economia che ogni giorno tenta di imporsi come unico elemento regolatore delle nostre esistenze. La vita vale invece più di qualsiasi profitto, anche se troppo spesso tendiamo ad agire come se valesse piuttosto il principio contrario. E' avvenuto anche in quel maledetto 19 aprile 2016, quando al Petrolchimico Nuccio perì mentre saldava con una fiamma ossidrica con un elettrodo un serbatoio pieno di sostanze infiammabili ed esplosive, che infatti puntualmente produssero una deflagrazione. Da allora aspettiamo giustizia, nella speranza che per una volta possa essere rapida. Sappiamo che la Magistratura sta lavorando e ci auguriamo che produca presto un esito. Lo merita la famiglia, che è stata privata di un marito, di un padre, di un figlio. Lo meritiamo tutti noi, la nostra intera comunità, che deve poter sapere cosa sia successo, lì come in tanti altri casi, e deve avere la certezza di pene esemplari, se sarà accertata l'assenza di procedure di sicurezza adeguate.

Giovanni Paglia (Sinistra Italiana)

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